Terre di San Valentino

Terre di San Valentino

L’integrità della natura della Valnerina è alla base di due leve turistiche fondamentali: lo sport e l’enogastronomia. Il corso del Nera offre per esempio l’occasione di praticare discipline quali canoa, kayak, torrentismo, rafting e hydrospeed, mentre le grotte della Cascata delle Marmore sono l’habitat ideale per gli appassionati di speleologia. Gli adepti dell’arrampicata trovano invece sfogo sulle pareti rocciose della Valnerina, in particolare tra Ferentillo, Montefranco e Arrone, zona con varie tipologie di roccia calcarea.

Quanto al buon cibo, il Parco Fluviale del Nera è famoso per i suoi prodotti gastronomici, genuini e lavorati come un tempo. Grazie a metodi tradizionali di salatura e stagionatura e a pascoli incontaminati e selvaggi, i salami e i prosciutti hanno un sapore e un aroma caratteristici, che rendono questi prodotti particolarmente pregiati. In mezzo a tanti prodotti “ruspanti”, a rendere sontuosa la tavola in Valnerina ci pensa il tartufo, in modo particolare quello “nero” conosciuto come “tartufo di Norcia o di Spoleto”, mentre nell’area pedemontana, è l’olio DOP a diventare un vero e proprio “oro verde”.

A fare da trait d’union fra questi due mondi che affondano le radici nel Parco Fluviale del Nera sono le numerose trattorie presenti nel territorio, i cui menu contemplano gamberi di fiume e trote. La scoperta della valle continua poi deviando sui temi di storia e arte, facendo tappa in castelli e borghi medievali, in siti di archeologia industriale costituiti da fabbriche e centrali idroelettriche, che riportano al centro del viaggio il Nera.

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