Valdinievole

Valdinievole

Lungo il tragitto che da Firenze porta in Versilia, sulla costa Toscana, si incontrano realtà su cui vale la pena soffermarsi, per scoprire una parte della Regione ancora poco conosciuta ai più. Un territorio che, per la sua conformazione geologica, è l’ideale per chi ama l’escursionismo, a piedi o in bici. Si comincia con la Valdinievole. Guardando nello specifico la sua mappa, non c’è borgo che non faccia da fulcro o tappa a una serie di itinerari in gran parte a cura del CAI di Pistoia. Ne sono un esempio le zone di Monsummano Terme, Uzzano e Pescia, che contano diversi itinerari e sentieri gestiti dal CAI. C’è il percorso noto come “Il Leonardino”, proposto in due versioni, entrambe fattibili anche con bimbi al seguito, e quello ad anello nel Chianti di Greve e dintorni, più selvaggio e impervio, tra ville e fattorie storiche, strade bianche fitti boschi e bei panorami. Attorno a Buggiano se ne sviluppano cinque di percorsi, che si addentrano sulle colline Buggianesi e lungo la Valle della Cessana, toccando antichi castelli e attraversando oliveti e boschi, con ampi panorami su tutta la Valdinievole.

Una zona da sempre vocata alla coltivazione di piante e fiori, oltre che all’arte topiaria e dei bonsai, e per questo ribattezzata “valle dei fiori”. Per averne un assaggio, nell’ultimo fine settimana di marzo a Buggiano si svolge la Fiera di Santa Maria in Selva, vero omaggio alla Primavera, oppure ancora nei pressi della città di Pescia e del Parco di Pinocchio, si può visitare “Hesperidarium – Il Giardino degli Agrumi”, un locus amoenus unico nel suo genere, con oltre duecento varietà di agrumi provenienti da tutto il mondo per duemila mq di estensione. Sempre a Pescia si trova il Museo dei Bonsai: chi ama il genere potrà sbizzarrirsi in oltre 550 mq di esposizione fra olivi e piante centenarie, boschetti di cipressi, ficus esotici, conifere e altre essenze fra le più strane e rare esistenti.

Da Pescia si prosegue poi per la Valleriana, la cosiddetta “Svizzera Pesciatina”, che comprende la Val di Torbola e la Val di Forfora bagnata dal fiume Pescia Maggiore. Il contesto si può definire collinare premontano, ed è caratterizzato da un intreccio di sentieri di trekking o bike segnalati, lungo i quali si scorgono resti di fonti e mulini e di “antiche castella” di difesa sul confine fra la signoria lucchese e quella fiorentina.

Cambio di scena totale sul finire di questo tour, che porta all’interno della Padule di Fucecchio: duecento ettari di bacino palustre unico nel suo genere in Europa, meta per appassionati di birdwatching che qui potranno osservare con facilità oltre duecento specie di uccelli, oltre che muschi, ninfee galleggianti e piante sopravvissute alle ultime glaciazioni, in un vero viaggio indietro nel tempo.

Autore

author-image
dwsdeveloper
DWS Developer

Autore

author-image
dwsdeveloper
DWS Developer
Skip to content