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Quota 1133 metri. La si potrebbe definire un’altitudine modesta, e in effetti lo è, ma è sufficiente perché dalla cima di Pizzo d’Alvano si domini la Piana Salernitano-Napoletana fino a intravvedere l’inconfondibile profilo del Vesuvio. Questa vetta, insieme all’intero massiccio dei Monti di Avella e Partenio e alle aree tutelate come SIC (Sito di Interesse Comunitario) di Pietra Maula e dei Monti di Lauro, è oggi compresa nel vasto Parco Naturalistico Valle Lauro – Pizzo Alvano, che ricade sotto ben tre province, quelle di Napoli, Salerno e Avellino.
Al suo interno si sviluppano circa 50 km di sentieri naturalistici – segnalati secondo le indicazioni internazionali del CAI e identificate con il numero 400 – percorrendo i quali si ha la possibilità di avvistare molte specie di volatili, fra cui la maestosa aquila reale, la poiana, l’astore, il picchio rosso e il picchio nero, l’upupa e il falco pellegrino. Birdwatching da fare a piedi o su due ruote, meglio se in mountain bike, pronti a deviazioni nei piccoli borghi lungo la strada, quali Marzano, Pago, Vallo di Lauro, Taurano, Lauro, Moschiano, Quindici e Domicella, per scoprire prodotti e piatti locali che affondano le radici nel territorio.
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