Borgo di Montevettolini

A metà strada fra Monsummano Terme e Larciano, nei pressi del Golf Montecatini Terme, si trova
Montevettolini, da secoli custodito da alte mura medievali, al di là delle quali si gode di uno splendido panorama sulle colline pistoiesi.

Varcate le mura, ci si perde in un intreccio di vicoli, stradine, palazzi e chiese antiche, fra cui spicca la bella Chiesa dei Santi Michele Arcangelo e Lorenzo Martire, che ha la caratteristica di inglobare un campanile un tempo adibito a porta-torre della rocca. Fuori le mura, in aperta campagna, si visita invece l’Oratorio di Santa Maria della Neve, che custodisce un pregevole affresco quattrocentesco di scuola pistoiese.

L’indiscusso gioiello architettonico di Montevettolini resta però la Villa Medicea voluta nel 1597 da Ferdinando I de’ Medici, dimora-fattoria a pianta poligonale al centro di un ampio territorio bonificato fra ‘500 e ‘600 e ancora oggi cuore del borgo.

Buggiano Castello

Buggiano Castello è un piccolo centro abitato in provincia di Pistoia noto anche come “Borgo degli agrumi”. La sua particolarità è di condensare in uno spazio assai ridotto numerosi monumenti di notevole interesse e alcuni dettagli, architettonici e non solo, che rappresentano degli unicum. In primis, la deliziosa Piazza Pretorio, detta anche “salotto d’Italia” per il suo aspetto intimo e raccolto, e poi il colore tipico di molte delle sue abitazioni, una sorta di Pantone locale definito Rosso Buggiano.
Sul “salotto” affaccia il duecentesco Palazzo Pretorio, fino al 1789 sede del Comune e della Podesteria e oggi location di eventi, mostre e matrimoni. Intatto nell’aspetto medievale, il Palazzo Pretorio si fa notare per la sua facciata, adorna dei 57 stemmi dei Podestà che da qui governarono il territorio. Una volta all’interno ci si ritrova poi ad ammirare gli affreschi quattrocenteschi e i documenti delI’Archivio storico. Accanto all’edificio si visita la Chiesa di San Nicolao, del 1038, sobria nel suo stile romanico, con tre navate e un ricco patrimonio artistico, comprendente un preziosissimo Fonte Battesimale e un ambone del XIII secolo. Dipinti e arredi sacri sono invece conservati nell’annesso Museo Parrocchiale, visitato il quale ci si può dedicare all’antica Abbazia e al chiostro perfettamente conservato.

Proseguendo verso la parte alta di Buggiano Castello si possono scorgere tracce dell’antica Rocca, oltre a resti di case torri e alI’ex Convento di S. Scolastica. Come se non bastasse, ecco poi l’Oratorio di San Martino e la settecentesca Villa Sermolli, affacciata su scorci meravigliosi sulla vallata sottostante.

Borgo Larciano Castello

Le porte di San Marco, Bagno e Meridionale sono le vie di accesso a Larciano Castello, fra i borghi medievali meglio conservati della Valdinievole e della Toscana.

Ben difeso dalle mura per secoli, Larciano conserva infatti ancora integro il centro storico, dove spiccano la roccaforte e la torre, dalla cui sommità, raggiungibile con 200 gradini, si ammira un panorama a perdita d’occhio sulla campagna circostante, un tempo luogo del potere dei Conti Guidi e della Civita Pistoriensis.

Ai piedi della torre, affacciato sul cortile della rocca e ricavato negli ambienti dell’ex Palatium del Capitano, si trova il Museo Archeologico, con reperti che raccontano il lungo passato di Larciano Castello e dell’intera Valdinievole.

Villa Medicea La Magia

Perché andare a Quarrata? La risposta si chiama Villa La Magia, dal 2013 parte del Patrimonio dell’Unesco insieme a numerose altre dimore medicee di Toscana. Quella di Quarrata, nella campagna pistoiese, si distingue per il ciclo di affreschi, le limonaie, il giardino storico e la ricca quadreria, prezioso ensemble dovuto ai molti passaggi di mano da una famiglia aristocratica all’altra.

Prodromo della villa fu il torrione costruito da Vinciguerra Panciatichi nel 1320, mentre l’inizio dei lavori della dimora si devono a Francesco I dei Medici, intento ad ampliare il piano paterno di espansione territoriale della casata fiorentina. Fu dunque nel 1583 che il Buontalenti, già architetto di altre dimore medicee, elaborò il progetto di costruzione della villa e quello di realizzazione del lago. Successive aggiunte e modifiche si devono invece alle famiglie degli Attavanti e, dalla fine del Settecento al 2000, agli Amati Cellesi, che poi la cedettero al Comune di Quarrata.

Attualmente, Villa la Magia è aperta al pubblico ed è possibile visitare i percorsi storici (ciclo di affreschi, giardino storico, quadreria) e la collezione di arte ambientale contemporanea “Lo spirito del luogo”, composta da opere di Fabrizio Corneli, Anne e Patrick Poirier, Nagasawa, Marco Bagnoli, Maurizio Nannucci, Daniel Buren.

Villa Bellavista Via Livornese 28 Buggiano

Quando si giunge davanti a Villa Bellavista a Borgo a Buggiano, a 4 km da Montecatini Terme, si resta colpiti dalla vastità dell’edificio, fra i più grandi in Italia dopo la Reggia di Caserta.

Eppure, dimora, cappella, giardino e numerose altre costruzioni sparse nei 45 poderi un tempo parte di un’unica proprietà furono tutti realizzati in soli 4 anni, dal 1696 sl 1699. A commissionare l’immenso lavoro fu Fabio Feroni, commerciante di fama internazionale arricchitosi in breve tempo per il contrabbando degli schiavi, cosa che però non gli impedì di far riconoscere la propria famiglia come nobile.

Nel 1695 i Feroni, divenuti marchesi, ordinarono quindi la costruzione della sontuosa dimora, affidando il progetto a uno degli architetti più in auge nella Firenze di fine ‘600, Antonio Maria Ferri. All’opera lavorarono alcune delle maestranze e degli artisti più noti dell’epoca, fra cui Pier Dandini, autore dei pregevoli affreschi eseguiti nei saloni di rappresentanza.

Torre e Camminamento del Soccorso

La memoria del Brunelleschi è legata soprattutto alla celebre Cupola del Duomo di Firenze, ma il grande architetto del Rinascimento toscano realizzò anche opere di carattere militare di notevole interesse. Ne è un esempio il quattrocentesco Complesso della Rocca di Vicopisano, detto appunto del Brunelleschi, che comprende la Torre e il Camminamento del Soccorso, dal settembre del 2021 aperte al pubblico per chi volesse apprezzarne la perfezione ingegneristica e la bellezza dei panorami che circondano la Rocca.

La Torre del Soccorso fu originariamente realizzata a ridosso del porto sul fiume Arno, che proprio in questo punto lambiva le mura del castello, fino a quando nel XVI secolo non fu fatta una deviazione che ne spostò il corso. La Torre aveva un’evidente funzione di controllo del muraglione di accesso alla Rocca, mentre il Camminamento era stato progettato dal Brunelleschi come via di fuga privilegiata dalla fortezza al fiume e viceversa.

Villa Medicea La Ferdinanda

Dal 2013, l’allure da prestigiosa dimora rinascimentale di Villa Medicea “La Ferdinanda”, detta anche “dei Cento Camini”, è tutelata come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Un passo importante e dovuto per proteggere quando conservato in cinque secoli di storia, nonostante le mille spoliazioni conseguite a vari eventi e alle proprietà succedute al suo fondatore. Fu il Granduca Ferdinando I de ‘Medici a volere una dimora di campagna ad Artimino, o meglio un casino di caccia che fosse anche un luogo dedicato all’otium, alle arti e alla poesia. Nonostante le dimensioni ragguardevoli e il progetto non certo semplice di Bernando Buontalenti, la costruzione fu portata a termine in soli 4 anni, dal 1596 al 1600.

Il borgo di Artimino, frazione di Carmignano, si scorge in cima a un poggio di fronte al parterre della Villa Medicea, belvedere naturale sui colli e sui vigneti del Montalbano, oggi parte dell’azienda vitivinicola Tenuta Artimino. Oggi la dimora è location di eventi, matrimoni e visite guidate a richiesta, che comprendono anche la bella loggia e la deliziosa cappella decorata da affreschi, realizzati da Domenico Cresti detto il Passignano e da Bernardino Poccetti. Splendida anche la scalinata a coda di rondine che dalla Loggia dei Paradisi conduce al giardino: benché le due rampe laterali risalgano agli anni Trenta, si devono sempre al Buontalenti. L’architetto Lusini, chiamato per tale modifica dall’allora proprietaria Contessa Maraini, pare infatti che ne abbia attinto l’impianto dai disegni originali firmati dal “collega” Maestro del Rinascimento.

Antica Rocca di Carmignano

Nel Medioevo, al centro della triangolazione di potere fra Firenze, Prato e Pistoia, c’è Carmignano, con il suo Castello detto “Rocca”, che in un documento datato all’anno 998, Ottone III di Sassonia concede al vescovo di Pistoia. Fra alterne vicende, in un susseguirsi di colpi di scena, assedi e battaglie, il borgo passa nel tempo sotto il potere di Prato, e tutt’oggi fa parte della sua provincia.

Carmignano vale la sosta già per il bel paesaggio che circonda l’abitato, intessuto di filari di vite e ulivi, e per la Chiesa di San Michele dove è custodita la famosa “Visitazione” di Jacopo Carucci, detto il Pontormo. Da qui si diparte il percorso pedonale che conduce fino al Castello, belvedere naturale sulla valle del Montalbano. Tracce delle mura medievali segnano il crinale della collina, lungo il quale si riconosce il Campano, antica struttura che custodiva la cella campanaria e l’orologio, mentre in cima al poggio sorge un torrione medievale, chiamato il Maschio della Rocca.

Palazzo Pretorio

Il Palazzo Pretorio di Buggiano Castello, fra gli edifici antichi meglio conservati del pistoiese, raccoglie in sé molta della storia transitata nella Valdinievole.

Al suo interno, sviluppato su tre piani, si scorgono elementi architettonici di epoca romana, longobarda e medievale, periodo in cui divenne sede del podestà. E proprio a questa sua funzione pubblica si devono i 57 stemmi che decorano la facciata, identificativi dei podestà che guidarono il comune tra il XIV e il XVII secolo.

Museo Archeologico di Artimino

Le origini etrusche del borgo di Artimino e del suo territorio si ricompongono nei mille frammenti e reperti conservati nelle teche del Museo Archeologico locale, istituito nel 1981 grazie alla sinergia del Comune di Carmignano e della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. Inizialmente allestito nei sotterranei della Villa Medicea “La Ferdinanda” – simbolo di questo piccolo borgo in provincia di Prato, oggi nel listing del Patrimonio dell’Unesco – dal 2011 ha sede negli ambienti delle ex-tinaie nel Centro Storico di Artimino, con ingresso da Piazza S.Carlo. L’intitolazione a “Francesco Nicosia” è un omaggio all’archeologo e già soprintendente delle lunghe campagne di scavo portate avanti per qualche decennio nel territorio del Comune di Carmignano.

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