Ciclovia Mantova-Sabbioneta

La ciclovia Mantova-Sabbioneta, un affascinante percorso di circa 47 km, offre un collegamento promiscuo tra due città dichiarate patrimonio UNESCO. Il tracciato si snoda principalmente lungo strade a basso traffico, attraversando le suggestive aree umide del Parco Oglio Sud.

L’esperienza di attraversare in bicicletta la distanza tra Mantova e Sabbioneta conduce i visitatori attraverso panorami mozzafiato, offrendo l’opportunità di scoprire due città intrise di storia e cultura. Da Mantova, si attraversano tranquille strade di campagna, circondate da rigogliosi campi verdi e serpeggianti canali. Sabbioneta, con le sue stradine lastricate e accoglienti piazze, permette una immersione in un affascinante passato.

E’ possibile inoltre esplorare il maestoso Palazzo Ducale e passeggiare lungo le antiche mura cittadine, ammirando le viste panoramiche dei dintorni.

Alta Via n. 2 La via naturalistica: un trekking alpino per scoprire flora e fauna

Il percorso di ritorno dell’Alta Via n.1 è quello dell’Alta Via n. 2, denominata Alta Via Naturalistica. Pertanto, facendo a ritroso la tratta Donnas – Courmayeur, corre lungo la destra orografica della Dora Baltea e conduce appunto da Courmayeur a Donnas, con un tracciato suddiviso in 14 tappe giornaliere che richiedono dalle 3 alle 5 ore di marcia ciascuna. La quota media è di 2.000 metri, che talvolta arriva a sfiorare o superare i 3.000 metri, come per esempio in corrispondenza di Col Loson, dove arriva a 3.300 metri.

Per la comodità dei suoi sentieri, ampi circa 80 cm e ben segnalati, l’Alta Via n. 2 è fattibile da chiunque, anche se l’impegno che richiede a causa dell’altitudine e delle distanze medie suggerisce a chi non è un assiduo camminatore di scegliere solo alcuni tratti, preferibilmente quelli sul fondovalle. La caratteristica principale è che attraversa ben due aree protette, il Parco Nazionale del Gran Paradiso e il Parco Regionale del Mont Avic, il che mette l’escursionista a confronto con zone selvagge ricche di flora e fauna alpina ma anche con villaggi e centri abitati di alta montagna rimasti arroccati a tradizioni enogastronomiche e di mestieri vecchi di secoli, il tutto immerso in paesaggi suggestivi. L’incontro con camosci, aquile reali, stambecchi, marmotte ed ermellini è quasi all’ordine del giorno, anche perché l’Alta Via Naturalistica è accessibile solo in estate, la stagione migliore sia per gli avvistamenti sia per godere della massima fioritura delle specie floreali e arboree di montagna.

Molti i punti di sosta, da semplici campeggi e bivacchi a rifugi e alberghi dotati di ogni comfort. Il percorso scende spesso nel fondovalle per consentire di usufruire di vari servizi ed eventualmente anche di interrompere il cammino rientrando in autobus alla base, Courmayeur.

Alta via numero 1 – Via dei giganti: trekking d’alta quota tra le vette più alte d’Europa

Alta via numero 1 – Via dei giganti: trekking d’alta quota tra le vette più alte d’Europa. Il titolo di questa avventura escursionistica la dice lunga su ciò che ci aspetta lassù, sul crinale di tre delle quattro cime da 4.000 metri della Valle d’Aosta. L’Alta Via n. 1 è un itinerario escursionistico che si sviluppa ai piedi dei massicci del Monte Rosa, del Cervino e del Monte Bianco, che accanto a queste architetture naturali mostra ciò che l’ingegno umano è riuscito a creare per adattarsi al meglio alla montagna, vale a dire le costruzioni tradizionali Walser, tipiche della Valle di Gressoney e dell’Alta Valle di Ayas.

L’Alta Via n. 1 corre lungo la sinistra orografica della Dora Baltea ed è molto ben segnalata, offrendo tracciati della larghezza media di 80 cm. Ciò la rende un’escursione adatta a tutti, ma di certo, data l’altitudine e alcuni passaggi non proprio da principianti, bisogna saper scegliere su quali tratti puntare se non si hanno fiato e gambe ben allenate. Il consiglio migliore è sempre quello di affrontare una salita del genere accompagnati dalle guide professioniste locali, che conoscono le difficoltà di ogni percorso.

L’itinerario è percorribile nei mesi estivi, conduce da Donnas a Courmayeur, con 17 tappe giornaliere che richiedono in media 3-5 ore di marcia ciascuna, e si sviluppa fra prati, pascoli, boschi e pietraie, mantenendosi ad una quota media di 2.000 metri e sfiorando spesso i 3.000 metri. A ritemprare i trekker lungo il tragitto c’è un’ampia scelta di servizi in grado di soddisfare tutte le tasche: campeggi, bivacchi, rifugi, alberghi e dormitori. Non solo. Il percorso ha la caratteristica di ridiscendere, quasi ad ogni tappa, nel fondovalle per permettere di usufruire dei servizi dei paesi oppure interrompere il cammino con rientro in autobus.

Percorso di Barefooting

A piedi nudi nel parco. Come nel celebre film del 1967 che aveva come protagonisti Jane Fonda e Robert Redford, a Morgex ci si toglie scarpe e calze e si cammina a piedi nudi, su un tracciato di circa 600 metri di lunghezza, situato nella zona del campo sportivo comunale. Sull’erba, ma anche su legno, pietra, muschio, fango, acqua e sabbia, e ancora su petali di fiori, aghi di larice, pigne. Si chiama barefoot ed è una pratica wellness di recente “invenzione”, che stimola i sensi, il corpo e la mente, grazie al contatto con questi elementi naturali, ma anche al silenzio, ai profumi nell’aria, alla vista dei “Giganti della Valle d’Aosta” che si stagliano all’orizzonte.

Ex Ferrovia Spoleto Norcia

Quando nel 1926 fu inaugurata la Ferrovia Spoleto – Norcia, l’Umbria poteva dire di vantare una delle opere ingegneristiche più avanzate dell’epoca: una linea elettrificata a scartamento ridotto, che per decenni fu il mezzo più rapido e sicuro per muoversi tra Spoleto, la Valnerina e Norcia, collegate in due ore. Con la chiusura della linea nel 1968, la ferrovia cadde in disuso, fino a quando nel 2014 non si è pensato di trasformare questo simbolo della tecnologia del Novecento in un esempio di mobilità dolce. A oggi, 34 km sui 52 totali della linea, con tanto di viadotti, gallerie elicoidali e stazioni Liberty, sono stati ripristinati e messi in sicurezza, per garantirne la fruibilità e permettere di godere di paesaggi incantevoli. Il contesto è infatti quello del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e numerosi sono i Siti Natura 2000 attraversati.

Ciclopedonale Mantova-Peschiera

La ciclopedonale Mantova-Peschiera, seguendo il serpeggiante corso del fiume Mincio, offre un itinerario affascinante che collega Peschiera del Garda a Mantova. Lunga circa 45 km da nord a sud, la pista ciclabile segue il Mincio, partendo dalla sua sorgente nel Lago di Garda a Peschiera e terminando a Mantova, dove il fiume dà vita ai tre laghi che circondano la città.

Questa pista ciclabile, facilmente accessibile e ben segnalata, è adatta a ciclisti di ogni livello. Il percorso, completamente asfaltato e isolato dal traffico automobilistico, presenta un modesto dislivello, rendendolo ideale per una pedalata rilassante.

L’inizio del percorso si trova a Peschiera del Garda, vicino al viadotto ferroviario e porta Brescia. La pista segue l’argine destro del Mincio fino a Monzambano, dove attraversa l’argine sinistro e prosegue verso Valeggio sul Mincio e Borghetto sul Mincio.

Oltre alla bellezza naturale del paesaggio fluviale, questa ciclopedonale offre l’opportunità di esplorare affascinanti borghi e paesi, arricchiti da fortificazioni, attrazioni culturali e storiche. Il borgo medievale di Borghetto sul Mincio è particolarmente suggestivo, con i suoi caratteristici mulini a vento.

Il percorso continua a seguire il Mincio fino a Pozzolo, da dove parte una variante che conduce a Volta Mantovana. Da questo punto la pista ciclabile si allontana dagli argini, attraversando i canali della campagna mantovana fino a raggiungere Mantova. Un breve tratto aggiuntivo lungo una stradina ciclopedonale lungo il Lago di Mezzo consente di arrivare fino alla piazza del Palazzo Ducale.

La ciclopedonale Mantova-Peschiera attraversa il Parco Naturale Regionale del Mincio, una preziosa area protetta che abbraccia la valle del fiume dal Lago di Garda alla sua confluenza nel Po. Questo ecosistema variegato, che spazia dalle colline moreniche alle pianure e ai laghi mantovani, offre un habitat ricco di specie di volatili, rendendolo un ambiente perfetto per il birdwatching.

Pista ciclabile del Canale Villoresi

La pista ciclabile del Canale Villoresi permette di compiere un viaggio attraverso la pittoresca campagna lombarda, seguendo il corso del canale progettato da Eugenio Villoresi nell’Ottocento per l’irrigazione dei campi. Lungo 85 chilometri, questo itinerario ciclabile piatto è accessibile a tutti i tipi di biciclette. Perfetto anche per famiglie con bambini. La pista permette di esplorare le ricchezze naturali e paesaggistiche della regione, attraversando campi coltivati, parchi e boschi.

Partendo nei pressi di Somma Lombardo e terminando vicino a Cassano d’Adda, la pista offre diverse possibilità di deviazione per esplorare le bellezze dei comuni attraversati o per collegarsi ad altre piste ciclabili.

La ciclabile è facilmente accessibile da Monza, offrendo due direzioni: ovest verso Muggiò, con destinazione finale il fiume Ticino, o est verso Cassano d’Adda, terminando al Parco Adda Nord. Il tratto Monza-Ticino attraversa il paesaggio agricolo lombardo, con suggestivi scenari di campagna.

Attraversando il Parco della Boscherona, confine tra Monza e Muggiò, i ciclisti possono fare una pausa in un ampio spazio verde cittadino con attività ricreative, campi da gioco e altre strutture sportive.

Il percorso Monza-Adda è più urbanizzato, consentendo ai ciclisti di raggiungere il suggestivo Parco della Reggia di Monza attraverso la ciclabile di Viale Cesare Battisti, con la possibilità di esplorare il centro città e i Musei Civici di Monza. La città offre una rete strutturata di servizi per i ciclisti, rendendo l’esperienza ancora più accogliente per chiunque voglia godersi questa affascinante avventura in bicicletta.

Greenway Voghera-Varzi

L’Ambito territoriale della Greenway Voghera-Varzi abbraccia una vasta porzione dell’Oltrepò Pavese, delineandosi attorno a elementi ambientali, come il corso del Torrente Staffora e infrastrutturali, come il percorso dell’ex ferrovia Voghera-Varzi. Questo itinerario, partendo dalla città di Voghera, si estende fino a Varzi, attraversando l’intera Alta Valle Staffora e creando connessioni con territori limitrofi, anche se non direttamente coinvolti nella greenway. Questi luoghi sono profondamente interconnessi dal punto di vista turistico e ambientale.

Attualmente, il tratto dotato di infrastruttura ciclo-pedonale inizia dalla velostazione di Voghera e attraversa i comuni di Codevilla, Retorbido fino a Rivanazzano Terme di cui attraverso la Greenway, è possibile recuperare visitare le bellezze artistiche, naturali, culturali e testare le molteplici produzioni tipiche.

La Via del Sale

Le antiche “Vie del Sale”, percorsi che un tempo servivano da vie di passaggio per pastori, pellegrini, commercianti e viaggiatori, sono ora diventate un vero tesoro per gli appassionati di viaggi e avventure all’aria aperta. Questi sentieri, che collegavano il Ponente ligure alla Provenza e alle regioni settentrionali, sono stati gli scenari di scambi e interazioni che hanno plasmato storie e culture.

Originariamente utilizzate per il commercio del sale e di altre merci preziose, le “Vie del Sale” attraevano viaggiatori provenienti da diversi territori, convergendo nel Colle del Cornio, noto oggi come Colle di Tenda. Questo punto di passaggio era il cuore pulsante delle rotte commerciali e la Via del Sale costituiva uno degli itinerari più caratteristici, segnato da mulattiere e affascinanti sentieri.

Oggi, sebbene abbiano perso il loro scopo commerciale originario, le “Vie del Sale” giocano un ruolo di primaria importanza nel mondo del turismo outdoor. Si sono trasformate in mete ambite per escursionisti, amanti del trekking e appassionati di mountain bike perché offrono un’opportunità unica di esplorare paesaggi incontaminati, abbracciando la bellezza naturale e l’abbondante biodiversità delle regioni attraversate.

Uno dei tratti più suggestivi si snoda lungo l’ex strada militare tra Limone e Monesi, un itinerario di media difficoltà che raggiunge la quota massima di 2.239 metri. La partenza può avvenire dalla Stazione Ferroviaria di Limone Piemonte, con un percorso di 53 chilometri, oppure dal Colle di Tenda, con una distanza di 39 chilometri. Il percorso si conclude a Monesi di Triora, a un’altitudine di 1378 metri, formando un anello che offre anche l’opzione di ritornare attraverso il territorio francese.

Gran Traversata delle Alpi – GTA

Per gli amanti dell’avventura e della natura la Grande Traversata delle Alpi (GTA) rappresenta un itinerario escursionistico eccezionale che si estende attraverso l’intero arco alpino occidentale.

Lunga 1.000 chilometri, la GTA è divisa in 55 tappe, ognuna da cinque a otto ore di cammino, corredate di strutture ricettive di accoglienza.

Il percorso è segnalato con un distintivo segno a tre bande colorate: rosso, bianco e rosso, con la scritta GTA al centro. Questa guida visiva accompagna i viaggiatori lungo il percorso, offrendo un orientamento sicuro durante la scoperta dei tesori naturali e culturali che punteggiano il cammino.

Tra le perle che si possono visitare in questa traversata:
Alpi Liguri e Marittime: dalla Val Tanaro a Valle Stura di Demonte
Alpi Cozie: dalla Valle Stura alla Val di Susa
Alpi Graie: dalla Val di Susa alla Dora Baltea,
Alpi Pennine: dalla Dora Baltea alla Valle Anzasca

Una opportunità di connessione con la natura, alla scoperta della ricchezza della flora e fauna alpina, sperimentando la cultura unica delle comunità montane lungo il percorso.

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