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Escursionismo equestre lungo la strada dei Vini di Soave

Connubio perfetto tra avventura e del buon vino lungo la suggestiva Strada del Vino di Soave. Le escursioni a cavallo si configurano come un’opportunità emozionante per esplorare i tesori nascosti di questo territorio, unendo il fascino della natura all’arte della degustazione dei rinomati vini locali. Un vero attrattore turistico dove vengono esaltate le bellezze paesaggistiche e le eccellenze enogastronomiche. I percorsi sono studiati per offrire non solo un’esperienza visiva indimenticabile ma anche il piacere di immergersi nella natura incontaminata e di apprezzare il lavoro accurato che caratterizza la produzione vinicola della zona. Il tocco distintivo di questa esperienza è rappresentato dalle degustazioni immersive nelle rinomate cantine della zona. Cavalca tra i filari di vite, lasciati cullare dalla brezza e raggiungi cantine selezionate, dove esperti vignaioli ti guideranno attraverso un percorso sensoriale, raccontando la storia dietro ogni sorso. I vini Soave, famosi per la loro complessità e eleganza, saranno protagonisti indiscussi di questa esperienza.

Circuito delle Corti e delle Ville

Il Circuito delle Corti e delle Ville a Isola della Scala offre un’opportunità unica di esplorare le bellezze architettoniche e storiche della zona attraverso un affascinante percorso di trekking e, in parte, anche ciclabile. Il circuito si snoda attraverso un suggestivo paesaggio, toccando alcune delle corti padronali più prestigiose e suggestive della regione. Tra le principali corti e ville incluse nel circuito, troviamo Corte Brà, Corte Brà ai Boschi, Corte da Fomento-Rambaldi, Corte Gianella, Corte Dionisi, Corte Montanari e Corte Grimani. Inoltre, il percorso si estende anche a interessanti palazzi come Moneta, Vescovile, Rizzoni Maggi, Angiari, Dionisi Gobetti, Marogna e Pellegrini. Ogni corte e villa racconta una storia affascinante, legata alla ricchezza culturale e storica della zona. Gli edifici, con le loro architetture suggestive, testimoniano il passato nobile e la prosperità della comunità locale. Il percorso permette di immergersi nell’atmosfera di epoche passate, offrendo un’esperienza unica per chi desidera scoprire il patrimonio storico di Isola della Scala.

Il carnevale di Offida “Lu bov fint” e “Li Vlurd”

Dal 17 gennaio, dedicato a Sant’Antonio Abate, al giorno delle Ceneri, nel borgo marchigiano di Offida si fa festa, celebrando il Carnevale in ogni sua forma. Il rituale inizia la “Domenica degli Amici”, che precede di due settimane il Carnevale, con la fanfara della “Congrega del Ciorpento”.
Le Congreghe animano il paese a ritmo di musica sempre più incalzante e la mattina del Giovedì Grasso ricevono in consegna, dal Sindaco, le chiavi della citt, gesto simbolico che sottolinea come, da quel momento, Offida è nelle loro mani. Sabato, domenica e lunedì si svolgono i “veglionissimi” presso Il Teatro Serpente Aureo, la mascherata dei bambini, la caccia a “Lu Bov Fint” (il bove finto), la festa in piazza che si conclude con la fantasmagorica sfilata dei “Vlurd”.

In particolare, il venerdì grasso è il giorno dedicato al bove finto, un rudimentale bove costituito da un’intelaiatura di legno e ferro, coperta da un panno bianco e portato a spalle da un paio di uomini, simulando in mezzo alla folla una sorta di corrida. Dopo il gran caos, con l’uccisione simbolica del bove torna la quiete.
I vlurd sono invece i fasci di canne imbottiti di paglia, accesi e portati a spalla da centinaia di uomini e donne mascherati. Il crepuscolo e l’atmosfera medievale di Offida creano una suggestione unica in tutto il borgo, fino a quando si arriva nella piazza centrale dove viene appiccato un grande falò, attorno al quale si svolgono balli sfrenati. Il Carnevale di Offida è rinomato in tutta la Regione e oltre, attirando turisti da ogni dove, coinvolti in un’autentica festa di popolo.

Laceno d’Oro

Bagnoli Irpino, 1959. Pier Paolo Pasolini e Camillo Marino fondano il primo festival dedicato al “cinema del reale” in Italia. Nasce l’evento che da lì a breve diventerà il Festival Internazionale del Film “Laceno d’Oro”, con un chiaro imprinting che mette al centro i problemi sociali, stimolando il dibattito e l’approfondimento, ma spesso rimanendo fuori dai circuiti della grande distribuzione.

Da allora, il festival prevede ogni anno a dicembre la proiezione di opere significative del cinema indipendente e di ricerca, oltre a una serie di iniziative collaterali in grado di attrarre un pubblico molto trasversale, per età e cultura.

Parco “Frasassi Avventura”

Il territorio di Genga, nell’anconetano, è una continua sorpresa, che dal 1997 è tutelato dal Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi. Nei suoi 9170 ettari di superficie si concentrano alcune meraviglie della natura, come le celeberrime Grotte di Frasassi, che costituiscono la più grande cavità sotterranea d’Europa, la Gola della Rossa e numerose altre grotte, ma anche alcuni monumenti architettonici di notevole interesse. Si vedano lo spettacolare Tempio del Valadier, l’Eremo di Santa Maria Infra Saxa, l’Eremo di Grottafucile e l’ex mulino nei pressi dell’abbazia romanica di San Vittore alle Chiuse. Qui si trova il Parco Frasassi Avventura, area attrezzata con 5 percorsi adatti a grandi e bambini, che alternano cavi sospesi sul fiume Sentino, ponti tibetani e carrucole vertiginose. Laboratori creativi, attività didattiche ed escursionismo completano l’offerta, facendo di questo “parco nel parco” una meta polivalente, che unisce sport, cultura e adrenalina.

Fiera Enologica Taurasi

Tra le prelibatezze enogastronomiche che emergono in questa regione, spiccano il Taurasi DOCG, il Fiano di Avellino DOCG e il Greco di Tufo DOCG.

Il Taurasi, vino di straordinaria raffinatezza, ha radici in un’area di lunga tradizione vitivinicola, abbracciando 17 comuni. Presenta un intenso colore rosso rubino che sfuma in toni granato con l’invecchiamento. Grazie a un lungo periodo di affinamento, sviluppa profumi e sapori complessi. L’Aglianico è il vitigno predominante, con la possibilità di includere fino al 15% di altre varietà a bacca rossa non aromatiche. Dopo tre anni di maturazione in botti di rovere, nasce il rinomato “Taurasi”, un’espressione unica di fattori come il terroir, il clima e le uve provenienti dai vigneti situati tra i 400 e i 700 metri sulle incantevoli colline. Questo vino pregevole rappresenta uno dei pilastri della rinomata “Strada dei vini e dei sapori”.

Una delle manifestazioni più significative a sostegno dell’enologia locale è la Fiera Enologica Taurasi. Questo appuntamento, che si svolge ad agosto, si svolge per cinque giorni e unisce enogastronomia, musica e cultura del territorio. L’obiettivo è presentare un quadro completo delle attività legate al vino nell’area. Le giornate includono degustazioni, visite guidate, convegni, esposizioni, artigianato locale, stand enogastronomici, concerti e naturalmente, l’opportunità di gustare eccellenti vini.
La fiera si snoda in diverse località del comune di Taurasi, con un ruolo centrale svolto dal maestoso Castello Marchionale, luogo di nascita del Principe Carlo Gesualdo. Oggi sede dell’Enoteca regionale, il castello offre spazi per degustazioni e laboratori del gusto durante l’evento. La partecipazione delle aziende vinicole e cantine presenti sul territorio contribuisce in modo sostanziale al successo della fiera, che apre le porte all’entusiasmante “Taurasi Tour”.

Nel corso degli anni, l’evento ha cresciuto la sua popolarità, dando vita anche ad una versione invernale, dimostrando così la sua importanza turistica e enogastronomica campana.

Parco Silavventura

Arrampicata, mountain bike, canoa, escursionismo… Chiunque ami l’outdoor non potrà che apprezzare le molte attività possibili al Silavventura, eco-parco situato nella zona del Lago Arvo, in provincia di Cosenza. Il parco avventura offre casette nel bosco, corsi di educazione ambientale e molte altre attività pensate per i bambini che hanno voglia di fare cose da grandi, così come per i grandi che vogliono riscoprire dinamicità ed entusiasmo da bambini. L’ingresso al Parco Silavventura è aperto tutto l’anno ed è gratuito, mentre le singole attività richiedono una fee.

Note di Fuoco

Il paese di Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza, trova la sua ragion d’essere nel suo toponimo. Quale nome potrebbe rendere di più l’idea di un luogo che diventa palcoscenico di uno straordinario spettacolo sull’acqua? Parliamo di Note di Fuoco, il Festival dell’Arte Pirotecnica per eccellenza, uno dei più celebri del Sud Italia, che ogni anno attira in questa località di mare della costa tirrenica i più grandi maestri italiani del settore.

A loro spetta il compito di stupire con performance piromusicali in un perfetto sync fra fuochi e musica, un insieme che regala emozioni perfettamente godibili anche da numerosi paesi limitrofi. Dalle zattere galleggianti poste a 400 metri dalla costa, i fuochi si innalzano in cielo aprendosi per oltre 200 metri d’ampiezza, in un’escalation di colori, ritmo, forme piene e voluminose che lentamente si diradano nel cielo fino a sparire.

Intanto, a terra, sul lungomare e per le vie del paese, nei cinque giorni di manifestazione si può assistere a proiezioni su palazzi, visite guidate, concerti, sfilate di moda, spettacoli di artisti di strada e gare sportive, oppure si può visitare il planetario o salire sulla ruota panoramica per ammirare lo shop di fuochi e musica da una postazione privilegiata.

Diamante Peperoncino Festival

Ha il sapore del rito di iniziazione, e in effetti, un po’ lo è. In Calabria, mangiare peperoncino piccante è quasi un obbligo, ma al quale si è ammessi solo dopo i 14 anni. Diamante, in provincia di Cosenza, può essere considerata la “capitale”, la hot destination, è il caso di dirlo, degli appassionati del genere, che qui, oltre a poterlo gustare nel corso dell’anno in tutte le varianti e gradazioni di piccantezza possibili, possono prendere parte anche alla finale del “Campionato Italiano Mangiatori di Peperoncino”.

Un evento cui si giunge dopo accurate fasi di selezione provinciali e regionali, realizzate con l’aiuto di una sessantina di delegazioni dell’Accademia del peperoncino. Concorrenti uomini e donne hanno quindi 30 minuti di tempo per mangiare 50 gr di peperoncino super piccante accompagnato solo da pane e olio. Chi resiste senza mai allontanarsi dalla postazione, vince il titolo in palio. Tutt’attorno, nei cinque giorni di Campionato si svolgono spettacoli, mostre, convegni medici, degustazioni, in un clima di festa diffusa.

Terre del Sagrantino

I quattro Comuni interessati dalla produzione e quindi dalla Strada del Sagrantino sono Bevagna, Gualdo Cattaneo, Giano dell’Umbria e Montefalco, ma è in quest’ultimo borgo che ha sede il Consorzio Tutela Vini Montefalco, che tutela e promuove il Montefalco Sagrantino DOCG e tutti gli altri vini del territorio. A celebrare questa e le altre numerose eccellenze enogastronomiche della zona – olio, formaggi, salumi, ma anche ceramiche e tessuti di pregio – ogni anno ad aprile, nella splendida cornice del Complesso di Sant’Agostino, si svolge poi la manifestazione Terre del Sagrantino, una quattro giorni dedicata a degustazioni, eventi e momenti conviviali. Un appuntamento da segnare in calendario, per vivere in prima persona cultura e tradizioni di qualità.