Taormina Jazz Festival

Claudio Cusmano Quartet, Peter Bernstein Quartet, Sam Yahel, Willie Jones e Marco Panascia, nato a pochi chilometri da qui, a Catania. Questi sono solo alcuni degli artisti di fama internazionale che nel 2010 hanno preso parte alla prima edizione del Taormina Jazz Festival, da allora cresciuto sempre in qualità e numero dei musicisti partecipanti e soprattutto degli spettatori. La manifestazione, che fra le sue mission ha quella di promuovere il jazz come forma d’arte in tutte le sue espressioni, da quelle più classiche a quelle più sperimentali, è un’iniziativa sostenuta da privati completamente gratuita, di cui il pubblico può godere in totale libertà, nello spirito di massima divulgazione del jazz.

Mandorlo in Fiore

Ogni anno, a primavera, Agrigento si tinge di rosa. Quel rosa tenue stemperato di bianco dei mandorli in fiore che invade la zona compresa fra la Città Nuova e la Valle dei Templi. Specie arborea giunta qui ai tempi dei Fenici, e che dal 1934 è simbolo di Agrigento, grazie alla festa popolare detta “Mandorlo in Fiore”. A idearla è il Conte Alfonso Gaetani, nella piccola città di Naro, a circa 20 km da qui. Tre anni più tardi però, la sagra si trasferisce nel capoluogo di provincia, crescendo edizione dopo edizione e diventando modello del dialogo fra i popoli e le culture. Soprattutto da quando nel 1954 l’evento si è arricchito del Festival Internazionale del Folklore, cui partecipano gruppi folkloristici provenienti da varie parti del mondo, e poi ancora del “Festival Internazionale dei Bambini del Mondo” e del “Corteo Storico d’Italia”. Il tutto per una settimana di celebrazioni che culminano con l’accensione del tripode dell’amicizia nella Valle dei Templi, davanti al Tempio della Concordia.

Palio di Asti

Milleduecento è il secolo di origine come milleduecento sono i figuranti del corteo storico. Il Palio di Asti, la più antica corsa di cavalli montati “a pelo” d’Italia, si apre così, con una sfilata di oltre 1.200 personaggi in costume a tramandare memoria e momenti della storia medioevale di Asti. Uno spettacolo che ha inizio già nei giorni precedenti, con il “Palio degli Sbandieratori”, il “Palio degli Scudieri”, le cene propiziatorie, il mercatino del Palio e le prove dei cavalli su Piazza Alfieri, che in occasione di questo evento si trasforma in pista. Da 8 secoli gli astigiani festeggiano dunque così il loro patrono, San Secondo, in un crescendo di accadimenti che culminano in una spettacolare corsa equestre, preceduta dalla benedizione dei cavalli e dei fantini, salutati dalla folla con la formula rituale di «Va’ e torna vincitore!» e dal corteo storico. Punto di partenza di questa colossale messa in scena è la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Da qui, a passo lento e ritmato dal rullo dei tamburi, il corteo si snoda per le vie del centro fino ad arrivare a Piazza Alfieri, “arena” per un giorno di questa “tenzone” che ha saputo conservare spirito e atmosfera medievale. Il Capitano del Palio con i magistrati in testa, e all’altro capo, il Carroccio, antico simbolo dei Liberi Comuni, che reca con sé il Sendallo raffigurante San Secondo a cavallo e le insegne del Comune di Asti. Se fino al 2017 il Palio di Asti si disputava la terza domenica di settembre, ora il fine settimana da segnare in calendario è quello della prima domenica di settembre.

Taormina Film Fest

Federico Fellini, Woody Allen, Francis Ford Coppola, Sydney Pollack… L’elenco dei registi di fama che hanno calcato il palcoscenico del Taormina Film Fest è interminabile, così come quello degli attori che hanno fatto la storia della “Settima Arte” premiati nel Teatro Greco di Taormina dal 1955 a oggi. Si va dalle star di Hollywood di ieri e di oggi quali Elizabeth Taylor, Cary Grant, Marlon Brando, Charlton Heston, Audrey Hepburn, Gregory Peck, Tom Cruise e Melanie Griffith, a quelle “nostrane”, volti che negli ultimi settant’anni hanno esportato il cinema Made in Italy nel mondo. Un nome su tutti, Sophia Loren.

Il Taormina Film Fest nasce appunto nel 1955 a Messina, e due anni più tardi diventa la “Rassegna cinematografica internazionale di Messina e Taormina” con l’istituzione del premio “Cariddi d’argento”. Dal 1957 al 1980, la kermesse sicula ospita quasi consecutivamente anche la premiazione dei premi David di Donatello. Solo nel 1970, la rassegna si sdoppia, e viene creato il “Festival internazionale del cinema di Taormina” – poi Taormina Film Fest – a carattere competitivo con il Gran Premio delle Nazioni. A fare da sfondo il Teatro Antico, con le sue magiche vedute sul mare e sull’Etna.

Street Food Fest

Pane e panelle, pane ca’ miuza, fritti e frittini di ogni genere, senza contare il trionfo di dolci dalle origini multietniche. Il cibo di strada è ovunque a Palermo ed è fra i più ricchi d’Italia e del mondo. Per questo, proprio qui si svolge il Palermo Street Food Fest, che per dieci giorni trasforma il Centro Storico del capoluogo siciliano, e in particolare la zona di Piazza Marina e Corso Vittorio Emanuele, in un Villaggio gastronomico a cielo aperto. Cuochi di ogni estrazione e provenienza si confrontano in show cooking, laboratori e degustazioni che raccontano tutte le tipologie di street food possibili, in una vera e propria festa del gusto globale. Non solo. Concerti di grandi artisti italiani e nuovi talenti, artisti di strada, talk show e momenti di approfondimento arricchiscono il calendario dell’evento, in un connubio di ogni forma d’arte, da quella culinaria a quella fatta di note, parole e musica.

Una marina di libri

Dal 2011 a oggi, “Una Marina di Libri” a Palermo è diventata la kermesse cultural-letteraria più importante del Sud Italia. Edizione dopo edizione, è andata accrescendo il suo status e la sua fama, attirando migliaia di visitatori – 30.000 in media ogni anno – più di 130 case editrici da tutto il Paese, scrittori nazionali e internazionali, ma anche musicisti, artisti e operatori culturali che hanno arricchito il programma di cinque giorni. Set della manifestazione è Piazza Marina, al centro di un progetto di valorizzazione territoriale portato avanti da un organismo no profit che mira a farne come Distretto Produttivo, Culturale e Turistico di qualità.

I Primi d’Italia

La cucina italiana significa tante cose, ma i primi piatti sono di certo il vessillo della cultura gastronomica più ricca del mondo e diversificata in base alle Regioni, talvolta anche alle province. A Foligno, da una ventina di anni, si svolge il primo e unico Festival dedicato proprio a risi e risotti, zuppe, gnocchi, polenta ma anche i prodotti agroalimentari indispensabili per la creazione di un piatto gustoso, oltre ovviamente alla “Regina” di tutti i primi, la Pasta. Nel cuore d’Italia, in Umbria, ecco una kermesse che ne celebra tutte le possibili varianti, da quelle popolati a quelle stellate, grazie all’intervento di chef di fama che animano la scena con show-cooking, degustazioni e momenti di incontro con il pubblico. Il Centro Storico di Foligno, adattato a set di “Villaggi dei Primi”, si trasforma per quattro giorni in un luogo dove accadono eventi di ogni genere, fra degustazioni continuative, lezioni di cucina, produzioni alimentari di qualità, ma anche momenti di spettacolo e di intrattenimento. Oltre cento ricette di primi piatti sono servite con orario no-stop, creando un percorso gastronomico d’eccezione che unisce esperienza, estro, genialità, sapienza e tradizione.

Le Vie dei Tesori

Per far capire cos’è il progetto “Le Vie dei Tesori” bisogna farlo in numeri: 87 luoghi da visitare, 26 esperienze create ad hoc per scoprire la destinazione, 100 itinerari urbani e 9 fuori porta. E come se non bastasse, un festival nel festival, che vede svolgersi per le vie della città spettacoli teatrali e di musica. Le Vie dei Tesori è un Festival nato a Palermo nel 2006, pensato per aprire al grande pubblico luoghi solitamente inaccessibili e per far conoscere realtà uniche, trasformando il centro storico in un vero e proprio museo en plein air. Negli anni, la manifestazione si è andata allargando a macchia d’olio, e a oggi si svolge per 5 fine settimana, fra ottobre e novembre, in altre quattro città: Bagheria, Carini, Cefalù e Termini Imerese. Un evento pensato non solo per i visitatori, ma anche per i cittadini, in un’ottica di riappropriazione dell’identità culturale di un contesto sociale.

Fucacost e Cocce Priatorije

La carne e il pane arrostiti, il grano cotto con il mosto cotto e ancora patate, cipolle e castagne. A Orsara, nel cuore della Daunia, in provincia di Foggia, nella notte tra il 1° ed il 2 novembre il menu lo stabilisce un’antica tradizione legata alla festività dei morti, per certi aspetti simile ad Halloween, ma con delle tipicità che non lasciano dubbi sull’origine pugliese. Per le strade del borgo si accendono i “fuca cost”, i fuochi di rami di ginestra usati per purificarsi nell’attesa della “visita” delle anime dei cari defunti. Secondo la credenza popolare, infatti, i defunti, percorrendo le strade e i luoghi a loro familiari, si possono così riscaldare, guidati dalle zucche svuotate e intagliate a forma di testa (cocc priatorije), appese accanto all’ingresso delle case. Da qui l’usanza di allestire dei banchetti per festeggiare il ritorno dei defunti.

Festival Teatrale di Borgio Verezzi

Il “Paese del Teatro”. Dal 1967, Borgio Verezzi, borgo di poche centinaia di abitanti in provincia di Savona, si è guadagnato questo soprannome in virtù del celebre Festival Teatrale che vi si svolge ogni estate. Un evento oggi di fama internazionale, ma iniziato quasi per caso, come un sogno di una notte di mezza estate… Una rappresentazione con una messa in scena quasi familiare per l’atmosfera che si era creata, là, davanti alla Chiesetta di Sant’Agostino. Eppure, fu in quel momento che nacque l’idea e la voglia di trasformare quel momento fugace in una costante che fa ormai da richiamo a un turismo colto, attento e che sa apprezzare un evento di spessore in una location non comune. Bellissimo il borgo medievale, tenuto come un gioiello da chi ancora lo abita orgogliosamente, e bellissima la natura che lo circonda, in un silenzio quasi surreale per la totale assenza delle auto. La sera, quando si spengono le luci e si accendono i riflettori su quel palco immaginario sul sagrato, inizia la magia, lasciando che gli attori trasportino il pubblico in un’altra dimensione. Poi, una volta finita la rappresentazione, ci si volta e si rimane incantati dal mare rischiarato solo dalla luna.
Il Festival Teatrale di Borgio Verezzi ha un cartellone che vale la pena tenere d’occhio: cresciuto di anno in anno di importanza, ha visto transitare qui registi e interpreti diventati poi grandi protagonisti della scena nazionale.

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