Il Canalbianco, una via navigabile di 135 km che collega Adria al mare Adriatico, si rivela come un originale percorso, integrando elementi sociali, culturali, ambientali ed economici. Grazie al progetto innovativo di Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia, denominato “Navighiamo il museo diffuso dell’acqua”, è stato creato un inedito itinerario che sposa la bicicletta e la barca, offrendo un’esperienza turistica unica chiamata “bike and boat”. Questa modalità di visita non solo permette di esplorare i luoghi in modo sano e rilassante, ma si trasforma in un viaggio multisensoriale attraverso la storia e la natura. Gli itinerari proposti sono tre, ciascuno ricco di spunti interessanti. Il percorso più esteso segue le vie dell’Archeologia, permettendo ai visitatori di immergersi nei reperti del passato lungo le rive del Canalbianco. La via dell’Acqua, invece, offre un’esperienza più intima con l’elemento liquido, consentendo ai partecipanti di esplorare le bellezze naturali e culturali lungo il corso del canale. Infine, la via tra Ville e Castelli svela la maestosità di dimore storiche come Villa Badoer e il suggestivo Castello di Arquà. Fratta Polesine, con la sua ricca storia e bellezze paesaggistiche, si inserisce perfettamente in questo affascinante itinerario. Attraversare questo territorio significa imbattersi in attrazioni di grande rilievo, come il Museo Nazionale di Adria e il Museo dei Grandi Fiumi, che aprono finestre sul passato e sull’importanza dell’elemento acqua nella formazione di questa regione. Il bike and boat diventa così un’opportunità unica per i visitatori di scoprire la bellezza e la varietà del territorio lungo il Canalbianco. I percorsi sono pensati per soddisfare diverse preferenze, permettendo ai turisti di selezionare l’itinerario che meglio si adatta ai loro interessi e alle loro capacità fisiche. La connessione tra il ciclismo e la navigazione fluviale crea un’esperienza sinergica che cattura l’essenza di questa regione attraverso due prospettive uniche. Le attrazioni lungo il percorso includono tappe imperdibili come Villa Badoer e il Castello di Arquà, testimonianze tangibili della ricca storia e della magnificenza architettonica della zona. La combinazione di cultura, natura e attività fisica rende questo itinerario particolarmente attraente per una vasta gamma di turisti, dai cultori della storia agli amanti dell’outdoor.
Type of point of interest: Altro
Marina Nautiche Ranieri
Chi naviga lungo i 400 km di costa della Puglia, sa di poter contare su un sistema di marine ben attrezzate e in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza diportistica. A Bari, all’interno del Cantiere Navale Ranieri, si trova una Marina con 55 posti barca per l’ormeggio e il rimessaggio a secco di imbarcazioni sino a 40 metri di lunghezza e 3,50 metri di pescaggio.
Per chi fosse solo in transito, può contare anche su ormeggi per l’assistenza o la sosta tecnica. Ampio spazio è riservato anche al ricovero di tender e motori fuori bordo, per un totale di 20.000 mq di aree scoperte e 4.000 di capannoni.
Il Cammino di San Francesco di Paola
Paola, provincia di Cosenza. Una cittadina che deve la sua fama internazionale al fatto di aver dato i natali a San Francesco da Paola (1416-1507), religioso eremita, fondatore dell’Ordine dei Minimi, detto anche dei “paolotti”, canonizzato già nel 1519 a soli dodici anni dalla sua scomparsa per scelta di Papa Leone X, cui proprio Francesco aveva predetto l’elezione al soglio pontificio quando ancora era un bambino.
In memoria della sua opera pia, a Paola sono stati eretti nel tempo ben due luoghi di culto: la Basilica detta Antica, costruita nel XVI secolo in stile gotico e barocco, e la Basilica Nuova, postmoderna, terminata nel 2000, elevate insieme nel 2020 a Santuario Regionale in occasione dei 500 anni dalla canonizzazione. Qui è conservata parte delle sue reliquie, oggetto di culto e meta di pellegrinaggio da più di cinquecento anni, soprattutto fra l’1 e il 4 maggio, giorni in cui si ricorda la sua santificazione, nonché tappa finale di un itinerario di fede che prende il nome di Cammino di San Francesco di Paola.
Il Cammino, ideato per unire gli interessi naturalistici a quelli storici, culturali e religiosi, è una forma di turismo esperienziale completa, da affrontare con la giusta calma e il giusto spirito. Tre le varianti proposte, in un crescendo di durata che va dai 49 km suddivisi in tre tappe della cosiddetta Via del Giovane, che conduce da San Marco Argentano al Santuario di Paola, ai 62,7 km frazionati sempre in tre tappe della Via dell’Eremita, dal Santuario di Paterno Calabro al Santuario di Paola o viceversa, fino ai 111,7 km in sei tappe dell’Intero Cammino, che porta da San Marco Argentano al Santuario di Paternò Calabro.
Marina del Gargano Porto Turistico di Manfredonia
Davanti le acque limpide del Golfo di Manfredonia, alle spalle il Parco Nazionale del Gargano. Non c’è che dire, la Marina del Gargano – Porto Turistico di Manfredonia ha una posizione più che strategica sulle rotte turistico-commerciali dell’Adriatico e del Mediterraneo – e questo sin dai tempi dei Dauni, seguiti poi da greci e romani – vantando anche una sicurezza meteomarina e un pescaggio che lo rendono un attracco perfetto per imbarcazioni di ogni genere. La sua importanza fu tale che a metà dell’800 fu valutato persino un collegamento via ferrovia con Napoli, per agevolare il trasporto delle merci verso l’Oriente. Dei due moli, quello di Ponente ospita 700 posti barca per un pescaggio fino a 6,5 metri, adatti a super yacht di 50 metri di lunghezza.
Anche chi non è diportista o in transito per prendere i traghetti che portano alle Isole Tremiti può però usufruire dei molti servizi leisure della Marina del Gargano, fra ristoranti, negozi e locali aperti a qualsiasi ora del giorno.
Salita al Piano Filo dell’Arpa, Alicudi
Arpa, in dialetto siculo, arpazza. Si tratta di un rapace, una poiana abbastanza comune nell’Arcipelago delle Eolie, che sulla piccola Alicudi dà il nome alla vetta dell’isola, il Piano Filo dell’Arpa, un vulcano spento con pareti scoscese e ripide che superano i 2000 metri di quota, calcolando i 675 metri emersi e i 1500 metri sprofondati negli abissi marini. Per raggiungere questo punto di osservazione a dir poco spettacolare si prende il sentiero che parte dal piccolo scalo di Alicudi porto, si segue la scalinata di pietra lavica che arriva alla Chiesa del Carmine, e da qui si prosegue per la Chiesa di San Bartolo, eretta nel 1821 sui resti di una sacrestia del XVII secolo. Si sale ancora fino a raggiungere i resti dell’insediamento urbano originario e i vecchi terrazzamenti abbandonati, e dulcis in fundo ecco il Piano dell’Arpa, sulla sommità del vulcano spento. Flora e fauna offrono a ogni stagione uno spettacolo diverso, persino in autunno inoltrato, quando quassù sbocciano narcisi e ciclamini selvaggi in quantità. A primavera è la volta delle numerose piccole orchideacee, fra cui la più comune orchidea cornuta, bella da guardare ma da non toccare, a tutela dell’equilibrio di questo fragile ecosistema.
Via della Lana e della Seta
Da Piazza Duomo a Prato a Piazza Maggiore a Bologna, 130 km che tracciano la “Via della lana e della seta”, un percorso trekking che tocca borghi, cime e vallate in un cammino che unisce due centri storici di grande valore. Inaugurata nel giugno del 2018, la “Via della lana e della seta” è un omaggio alle tradizionali produzioni delle due città: da una parte Bologna, per secoli capitale della seta; e dall’altra Prato, capitale del distretto della lana e del tessile. Nei dintorni di Prato si fa tappa presso gli impianti idraulici del Cavalciotto e del “Gorone” di Santa Lucia, lungo il fiume Bisenzio, un’area che di recente è diventata oggetto del progetto “Riversibility – il parco fluviale del Bisenzio” che porterà alla costituzione di una zona verde sul lungo fiume ideale per le attività all’aria aperta alle porte della città. Sul massiccio della Calvana invece, si ha la possibilità di ammirare da vicino alcuni esemplari di razza bovina “Calvana” e poco oltre, su Poggio Corolla, di cavalli allo stato brado. A Vaiano non si può non fare sosta nella bella Badia di San Salvatore, un gioiello architettonico di epoca longobarda. A Vernio è la volta della famosa Badia di Montepiano, risalente alla fine dell’anno mille e situata nei pressi del romitorio del beato Pietro. Qui, si apre infine il Parco Memoriale della linea Gotica, altra meta per appassionati di outdoor.
Cala Ponte Marina
Polignano a Mare è un borgo medievale che dall’alto di una scogliera ricca di anfratti e grotte da scoprire si tuffa in un mare cristallino e che proprio nel centro storico è tagliato a metà da una lingua di sabbia, quella di Lama Monachile, una delle spiagge più famose e spettacolari del tratto di costa barese. Se qui il fascino è dato dalle case bianche che incombono sulla rena, creando una sorta di quinta spettacolare che si apre verso l’orizzonte blu, a 2 km si approda in un contesto assai più contemporaneo, quello del porto turistico Cala Ponte Marina, “marina-resort” di recente realizzazione che offre 316 posti barca da 5 a 40 metri. La struttura fa parte del gruppo della Camper&Nicholsons Marinas, vale a dire un circuito internazionale di porti turistici presenti in 25 Paesi, il cui marchio di fabbrica è l’alto standard dei servizi necessari per la nautica da diporto.
Porto Turistico Marina di Rodi Garganico
Secondo la commissione internazionale di esperti dell’associazione PIANC – l’organizzazione mondiale che fornisce le linee guida per lo sviluppo sostenibile delle infrastrutture per la navigazione marittima e fluviale – grazie alla tipologia di servizi offerti, la Marina di Rodi Garganico, nel foggiano, è una delle strutture portuali più sostenibili al mondo. Realizzata nel 2009, ha 320 posti barca per unità fino a 80 metri, cui si aggiunge ogni genere di attività da cantieristica navale, per diportisti e non.
Ma non è tutto. Accanto alla Marina moderna, si possono ancora vedere i resti dell’antico scalo di epoca romana. Oggi come ieri, Rodi è infatti il punto di riferimento per tutti i marinai in rotta da e per Croazia, Grecia e Turchia, oltre che per le Isole Tremiti, adagiate proprio qui davanti e verso le quali si organizzano tour personalizzati. Oltre a godere di questa posizione favorevole allo sviluppo di commerci e rapporti verso l’esterno, il promontorio del Gargano alle sue spalle offre ottime alternative al turismo costiero, grazie a una natura rigogliosa e foriera di mille opportunità: montagna, laghi e foreste da esplorare a piedi o in MTB, facendo tappa in borghi storici uno più affascinante dell’altro. A fare della Marina di Rodi un punto di riferimento sono anche le tante attività culturali e di intrattenimento organizzate, come per esempio regate nazionali ed internazionali ed eventi settimanali.
Porto Turistico Taranto
Taranto, Borgo Antico. Quell’isola di mezzo fra il Mare Piccolo e il Mare Grande, dove si concentrano la maggior parte delle emergenze storico-culturali, come per esempio il magnifico Castello Aragonese, simbolo del capoluogo pugliese, di proprietà della Marina Militare. A pochi passi da qui, è invece la nautica da diporto che prende il sopravvento con il Porto Turistico del Molo Sant’Egidio, accessibile a 254 imbarcazioni fino a 60 metri. A disposizione dei naviganti in transito, posti fissi e galleggianti, alaggio, piazzali di rimessaggio, parcheggi e aree verdi, bar e ristoranti e un punto informazioni dove si possono ricevere tutti i consigli del caso per scoprire le molte bellezze della “città dei due mari”.
Sul vicino Molo San Cataldo sono invece in dirittura d’arrivo i lavori per la nuova stazione marittima “Falanto Port Center”, avveniristico nella sua struttura architettonica dalle linee minimali, così come nei servizi predisposti per croceristi e turisti in transito. Al suo interno, anche un auditorium polifunzionale, sala convegni e spazi polifunzionali per attività espositive e didattiche per la promozione della cultura marittima.
L’area dei Navigli milanesi
L’incantevole area dei Navigli milanesi si estende tra la zona della Darsena, del Naviglio Grande e del Naviglio Pavese, offrendo un affascinante viaggio attraverso la storia dei canali navigabili che hanno trasformato Milano in una città d’acqua dalla seconda metà del XII secolo.
Celebre per il suo intricato sistema di canali, collegava la città al Lago di Como, al Lago Maggiore, al fiume Po, al Ticino, e ai collegamenti con la Svizzera e l’Europa nordoccidentale. Oggi il quartiere dei Navigli è noto per la vivace scena dell’aperitivo e la movimentata vita notturna ma un tempo rappresentava il fulcro commerciale della città.
Nell’area dei Navigli è possibile ammirare il genio di Leonardo Da Vinci riflesso nel sistema di dighe. Le caratteristiche “Case a Ringhiera” e la rinnovata Darsena, un antico bacino portuale costruito durante il dominio spagnolo, aggiungono un tocco pittoresco all’atmosfera. Un angolo suggestivo lungo il Naviglio Grande, noto come Vicolo Lavandai, rivela il luogo dove le donne lavavano indumenti e biancheria.
Il percorso offre anche la possibilità di visitare la Basilica di Sant’Eustorgio, una delle chiese più antiche di Milano. All’interno della chiesa, la Cappella Portinari ospita affreschi magnifici, aggiungendo uno strato di storia e arte al patrimonio del luogo. Originariamente situata sulla strada che collegava Milano a Pavia, la basilica conserva nell’architettura una stratificazione secolare ed è associata alle figure dei Re Magi, le cui spoglie erano custodite qui prima di essere trasferite a Colonia, in Germania, da Federico Barbarossa.