QC Terme Pré-Saint-Didier si presenta come un avveniristico “polo del benessere”, a pochi minuti dal resort di QC Termemontebianco, entrambi nella “galassia” del noto gruppo di hotellerie che negli ultimi anni ha creato un suo concept di benessere 2.0. Negli oltre 500 mq di superficie, QC Terme Pré-Saint-Didier raccoglie dunque una quarantina fra cascate tonificanti, idromassaggi con acqua termale, saune e sale relax, vasche panoramiche esterne e interne alimentate dalle acque ricche di ferro, silici, carbonato di calcio e acidi arsenicali già ben note per le loro proprietà benefiche agli antichi romani ma sfruttate sono a partire dalla metà del Seicento. A rendere ancora più suggestiva l’esperienza di remise en forme è la vista panoramica sul massiccio del Monte Bianco, che sovrasta il fondovalle in cui si trova Pré-Saint-Didier.
Type turistici: turismo termale
Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana
Nel ventre delle verdi colline della Toscana si formato acque medicamentose, che sin dai tempi degli Etruschi e poi dei Romani, vengono sfruttate per le loro proprietà curative, oltre che come fonti attorno alle quali costruire quelle che ieri erano “stazioni termali”, oggi “wellness destination” a tutto tondo. Il tour del benessere in terra di Toscana inizia nella provincia di Pistoia, dove si trovano due degli impianti più antichi e rinomati della Regione: le Terme di Montecatini, attive dal 1773, sono inserite fra le Great Spa Towns of Europe e nel listing del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, e trovano il loro cuore in un Parco Termale con ben quattro diverse Fonti Termali, fra cui la Leopoldina, dall’affascinante architettura Liberty. Il secondo spot pistoiese è quello delle Grotte Parlanti e Giusti di Monsummano Terme, che ha la particolarità unica al mondo di comprendere una vasta cavità carsica oggi sfruttata per alcuni trattamenti, così come unica è l’occasione di dedicarsi a relax e cure fra stalattiti e stalagmiti da ammirare.
Fra le Alpi Apuane e la catena principale dell’Appennino Tosco-Emiliano si adagia invece il borgo di Bagni di Lucca, dove sgorga una sorgente a 45-54 °C, nota e sfruttata da oltre duemila anni. Di qui sono passati artisti e personalità di ogni epoca, dai Duchi di Borbone ai Bonaparte, dai Granduchi di Toscana a Lord Byron e Shelley.
Nel pisano sono tre i punti di riferimento: Terme Bagni di Pisa, a San Giuliano Terme, e Terme di Casciana, fra le più antiche d’Italia, cui si aggiunge Uliveto Terme, a Vicopicano, nome ormai di richiamo internazionale per le sue acque bicarbonate commercializzate in tutto il mondo.
In Garfagnana, provincia di Massa e Carrara, ecco le Terme di Equi, a ridosso di una delle cime più maestose delle Alpi Apuane, il Pizzo dell’Uccello, con grotte e sorgenti da scoprire anche in ampi percorsi trekking, e Terme della Versilia, a Cinquale, nel Comune di Montignoso, situate nello splendido Parco di Villa Undulna. Una volta giunti sulla costa tirrenica, non resta che proseguire più a Sud, in provincia di Livorno, dove a Campiglia Marittima si possono testare sulla propria pelle le acque delle Terme di Venturina. Si torna verso l’entroterra, e precisamente a Rapolano Terme, per sperimentare la piacevolezza delle Terme di San Giovanni, affacciate su una sorta di belvedere sulle Crete Senesi, Infine, nel grossetano, fra le numerose sorgenti della zona vale la pena puntare sulla “cascatelle” di Terme di Saturnia, affascinanti per il contesto naturalistico e per la possibilità di fare il bagno in un cratere vulcanico estinto, che una leggenda vuole creato da una saetta scagliata da Saturno.
Borghi più belli della Basilicata
A metà strada fra Potenza e Foggia, fra Benevento e Andria-Barletta e al confine con Puglia e Campania, le Terme di Rapolla sono un crocevia di culture, ma anche un punto di incontro di acque benefiche che nascono nelle viscere della terra, dalle rocce laviche del vulcano spento del Vulture, e che dopo aver percorso svariati chilometri, sgorgano qui, a Rapolla. Un tragitto lungo e tortuoso che le arricchisce di minerali e le rende perciò altamente curative, oltre che indicate nella cura di patologie reumatiche, respiratorie e nel recupero di fratture. Scoperte all’inizio dell’Ottocento, acque e fanghi sono convogliati in un vero e proprio stabilimento termale solo nel 1961, ammodernato poi nel 1996.
I borghi delle Marche
La presenza preponderante di colline (69% del totale) e montagne (31 %) fanno del territorio delle Marche un luogo ricco di minerali, che oltre a favorire varie tipologie di colture, alimenta nel sottosuolo un gran numero di sorgenti termali. Da Nord a Sud non c’è zona che non abbia la sua fonte benefica, ideale per cure idropiniche e trattamenti di medicina estetica.
A Petriano, per esempio, in provincia di Pesaro e Urbino, si trovano le Terme di Raffaello, alimentate dalla fonte La Valle, con alte concentrazioni di minerali, zolfo e bicarbonato, tali da renderle uniche nel loro genere. In provincia di Ancona, a Camerano, non lontano dal Parco regionale del Conero, ci sono le Terme dell’Aspio, immerse nella campagna vitata a Rosso Conero. A San Vittore di Genga, a pochi minuti dalle celebri grotte, si trovano le Terme di Frasassi, mentre in provincia di Macerata, si va a Tolentino per le Terme di Santa Lucia e a Sarnano a quelle di Giacomo. La provincia di Ascoli Piceno trova invece la sua meta wellness ad Acquasanta Terme, inserita nel contesto naturalistico del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Campania Felix
L’Isola di Ischia, il Golfo di Napoli, la Costiera Amalfitana, il Cilento, l’Irpinia…Non c’è zona della Campania che non richiami alla mente antiche memorie legate a sorgenti benefiche. Fra le terme pubbliche dell’isola a più alto “tasso di benessere” del Mediterraneo ci sono quelle di Sorgeto e delle Fumarole, ben note e sfruttate sin dai tempi dei Romani e da allora sempre rimaste fra le mete preferite di personalità di ogni epoca, come testimonia il fatto che fu qui che Giuseppe Garibaldi, “ferito ad una gamba”, venne a curarsi, immergendosi nella fonte del Gurgitello a Casamicciola.
Insieme a Ischia, anche Procida e Vivara fanno parte della vasta area denominata Campi Flegrei, che nel tratto di mare da qui alla terraferma presenta numerosi crateri sprofondati sott’acqua. Per la sua natura altamente sismica, il Golfo di Pozzuoli tutto e i Campi Flegrei in particolare erano il luogo ideale per la pratica dell’otium, inteso come momento per la cura del sé, là dove manifestazioni dovute alla continua attività vulcanica di una grande caldera in stato di quiescenza venivano interpretate come segnali divini. Se quest’ultimi erano frutto di interpretazioni assolutamente aleatorie, gli effetti curativi erano e sono tutt’oggi tangibili, qui come negli altri centri termali della Regione. Restando in zona, per combattere artrosi, acne, reumatismi e malattie respiratorie si può andare alle Terme di Pozzuoli, vicino al Lago Averno, particolarmente tonificanti e anti-infiammatorie, con temperature che oscillano dai 38°C ai 74°C nelle piscine principali. Sempre non lontano da Napoli, ci sono le Terme di Agnano, che hanno la particolarità di essere immerse in un parco archeologico dove sono visibili le strutture del primo impianto costruito fra il I e il II secolo d.C. dall’imperatore Adriano.
Sul Golfo di Napoli affacciano le Terme di Castellammare di Stabia, note per le cure dermo-cosmetiche che possono attingere a un circuito di ben 28 diverse fonti minerali. Si lascia la costa per inoltrarsi nell’entroterra salernitano e raggiungere Contursi Terme, che ha il vanto di offrire acque con la più alta concentrazione di anidride carbonica d’Europa e perciò di grande efficacia contro le patologie vascolari.
In provincia di Benevento troviamo invece il complesso delle Terme di Telese, alimentato da acque ricche di zolfo ottime contro patologie di natura inalatoria, ginecologica e dermatologica. Una volta giunti qui, vale la pena intraprendere anche il Sentiero delle Sorgenti, per raggiungere l’area naturalistica e archeologica di Monte Pugliano, spettacolare per le doline nate dal crollo di antiche grotte scavate dall’acqua.
Questo tour ideale nella Campania all’insegna dell’otium non potrebbe chiudersi in un luogo più significativo delle Antiche Terme di San Teodoro, a Villamaina, nell’avellinese: da Virgilio a Plinio il Vecchio, non c’è stato autore del passato che non abbia decantato la purezza e bontà delle acque curative, generate da un’attività sismica che coinvolge anche l’area nei pressi del Lago della Mefite, ricca di fumarole e fanghi bollenti. Suggestioni che, è il caso di dirlo, riaffiorano dal passato per regalare ancora, oggi come ieri, un migliore stato di salute e un profondo relax.
Lunigiana
Le sorgenti sono nel piccolo borgo di Cavezzana d’Antena, ma per godere delle proprietà benefiche delle acque delle Terme della Lunigiana bisogna andare a Pontremoli, in provincia di Massa-Carrara, fra le cime dell’Appennino Tosco-Emiliano. Siamo a 900 metri sul livello del mare, su quel tratto della Strada della Cisa che costeggia Montelungo. Il contesto naturalistico è suggestivo di per sé, e in più, si aggiunge tutto ciò che porta in dote la Via Francigena, con le sue memorie millenarie. Le acque sulfuree delle Terme della Lunigiana sono particolarmente indicate per le malattie gastrointestinali e i disturbi dell’apparato respiratorio e otorinolaringoiatra.
Valdinievole
Si chiamano Tettuccio, Regina, Excelsior, Leopoldine, Salute, Redi e Torretta. Sono le fonti di Montecatini Terme, in Valdinievole, provincia di Pistoia, da cui sgorgano acque benefiche per varie patologie – del fegato e dei reni in particolare – ma che vengono impiegate anche per massaggi, terapie fisiche, fanghi, saune, bagni ozonizzati, trattamenti estetici, cure inalatorie, programmi antiâge e programmi di remise en forme personalizzati.
Nella vicina Monsummano Terme ci sono poi altre due fonti di acqua termale, entrambe dall’aspetto assai suggestivo: Grotta Parlanti, conosciuta fin dal 1700, ha una sorgente unica situata a oltre 110 metri all’interno di una montagna, da cui fuoriesce a una la temperatura costante pari a 32 °C; e la Grotta Giusti, oggi inclusa in un noto resort termale ricavato nell’ex dimora ottocentesca del poeta Giuseppe Giusti. La Grotta è in questo caso frutto di un fenomeno carsico, con stalattiti e stalagmiti e una temperatura naturale costante che crea l’ambiente giusto per la cura di malattie respiratorie croniche.
Thermae Abano Montegrotto e Colli Euganei
Di stazioni termali ce ne sono a decine, forse a centinaia in Italia, per non parlare dell’Europa, e in entrambi i casi, il più grande per estensione delle sue sorgenti è quello del Bacino Termale Euganeo, con un’area di 36 kmq. Acqua, fango e vapore termale sono un’importante attrazione turistica, oltre che il motore dell’economia locale, dovuto allo sfruttamento di tali risorse per scopi terapeutici. Già in epoca romana erano attivi importanti stabilimenti termali, ricordati da Tito Livio e Plinio il Vecchio, e persino sotto il dominio della Serenissima Repubblica il turismo di benessere era contemplato da aristocratici e personalità. Oggi, i numerosi alberghi del complesso Thermae Abano Montegrotto sono attrezzati con ogni genere di tecnologia per realizzare trattamenti curativi e di bellezza, facendo della destinazione una leader del settore.
Golfo di Corigliano
Una sosta alle Terme dell’antica Sybaris rappresenta un’esperienza ricca di fascino, che in più regala il piacere di un soggiorno all’insegna del wellness. Realizzate su strutture preesistenti datate a secoli fa, le Terme Sibarite di Cassano all’Ionio, in provincia di Cosenza, sfruttano sorgenti di acqua ipotermale, sulfurea e mediominerale. Del complesso fa parte anche l’Hotel Terme Sibarite, per integrare al benessere generato dalle cure e dai trattamenti in Spa quello della buona cucina locale.
Itinerario degli antichi commerci. La riviera dei cedri e gli antichi vini
Nell’entroterra di Acquappesa, nel cosentino, si trova la Rupe del Diavolo, nome suggestivo quanto quelli delle quattro sorgenti che sgorgano da qui: tre calde, Caronte, Minosse e Galleria Calda, e una a 22 °C, la Galleria Fredda. Qui vicino si trovano anche i bacini di maturazione del fango termale e i letti di coltivazione delle alghe sulfuree, mete comprese nei tre sentieri che permettono di esplorare l’area naturalistica nei dintorni delle Terme Luigiane, costituite dallo stabilimento Thermae Novae, dal Parco Termale con il Centro Benessere e dal Grand Hotel delle Terme.
Scientificamente classificate come “sulfuree salso bromojodiche ipertermali” per l’abbondanza dello zolfo, le acque e i fanghi che ne derivano sono famosi per la loro efficacia terapeutica, dovuta alla composizione fisico-chimica e al “processo di maturazione” cui sono sottoposti. La parte argillosa (humus e sali minerali), imbevuta di acqua termale, viene arricchita con “alghe vive” – microrganismi che vegetano spontaneamente – esposta all’aria e al sole per una naturale ossidazione e nuovamente immersa in acqua termale fluente. Le alghe sono inoltre impiegate per le applicazioni di ionoforesi, le cure estetiche e la produzione dei prodotti cosmetici.
Vicino alle sorgenti si trova invece il complesso termale San Francesco, composto da reparto di balneofangoterapia, centro di pneumologia e reparto inalatorio. Un secondo reparto inalatorio si trova anche nello stabilimento Thermae Novae, con un’area specifica per i bambini.