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Comune di CACCURI
Ripercorrere la storia lunga più di 1500 anni del Castello di Caccuri significa attingere dagli annali di numerose famiglia nobili di mezza Italia. Le prime pietre le misero i Bizantini nel VI secolo a difesa della Valle del Neto, ma furono le più importanti famiglie di feudatari della zona a dargli importanza, strategica e architettonica. I primi furono i De Riso, che cedettero la proprietà ai Ruffo conti di Montalto. Fu poi il matrimonio di Polissena Ruffo con Francesco Sforza a proiettare questo piccolo borgo nel crotonese sulla scena nazionale, e anche quando gli Sforza persero il diritto di feudo su Caccuri, la casata locale dei Simonetta continuò la reggenza in nome di Francesco.
Nella seconda metà del Seicento fu la volta dei Cimino, dei duchi Cavalcanti e dei baroni Barracco, ai quali si deve la splendida torre sul rivellino del castello, del 1882. Da allora, la Torre Mastrigli – dal nome dell’architetto Adolfo Mastrigli che la progettò – è simbolo del comune di Caccuri, sia sullo stemma sia per via del suo profilo elegante riconoscibile da lontano. Attualmente è in parte proprietà privata e adibito a B&B di grande charme, in parte del Comune e quindi aperto al pubblico per le visite, che conducono anche nella bellissima cappella feudale con quadri di scuola napoletana.
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