Darsena A Vele Spiegate

Comune di BARI

  • Mare

Fra le numerose marine private del Porto di Bari c’è la Darsena Marisabella, dove ha sede A Vele Spiegate, struttura con 100 posti barca per imbarcazioni dai 5 ai 20 metri di lunghezza con pescaggio massimo di 4 metri e pontili fissi non galleggianti, attrezzata di Clubhouse con area accoglienza e sistemi di sicurezza come la guardia notturna e la videosorveglianza h24. Non solo. Fra i servizi offerti ci sono anche la manutenzione tecnica delle imbarcazioni, i corsi di vela per ogni livello, da quelli per principianti fino a quelli propedeutici per le patenti nautiche. E ancora, se l’idea è quella di noleggiare una barca, c’è anche la possibilità di affittarne una adatta alle proprie esigenze e con tanto di skipper on board.

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Darsena A Vele Spiegate

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  • Musei

Fondazione Museo Pino Pasquali

Polignano A Mare, Puglia

Nell’ex mattatoio comunale di Polignano a Mare, una struttura con un’invidiabile posizione a strapiombo sulla scogliera, l’artista barese Pino Pascali sognava di farci la sua casa ideale. In effetti, anche se postumo, oggi è come se quel sogno avesse preso concretezza, perché dal 1998 ospita il Museo Pino Pascali, dal 2010 trasformato in Fondazione.

Una realtà nata grazie all’importante lascito di opere e cimeli della famiglia dell’artista, e al sostegno della Regione Puglia e del Comune di Polignano a Mare. Pino Pascali è stato a tutti gli effetti uno dei più importanti esponenti dell’Arte italiana e non solo che ha segnato gli Anni Sessanta, scomparso prematuramente a soli 33 anni a Roma.

La Fondazione offre oggi anche uno sguardo allargato sull’arte pugliese, dando spazio ad altri autori, vincitori del Premio Pino Pascali, e organizzando periodicamente mostre temporanee di livello internazionale. Questo format così aperto e globale ha permesso a questa realtà “di provincia” di mettersi in luce e farsi conoscere per gli alti standard museali, tanto da aver conquistato, nel 2013, il Primo Premio come Miglior Fondazione d’Arte Contemporanea d’Italia.

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  • Borghi

Borgo Antico di Bisceglie

Bisceglie, Puglia

Nel territorio della provincia di Barletta-Andria-Trani sorge l’antico borgo di Bisceglie, la cui complessa struttura può essere divisa in intra moenia ed extra moenia. Ciò che è “dentro le mura” sembra quasi scavato in un unico blocco di pietra, con un reticolo di viuzze strette e piazzette dove si affacciano palazzi nobiliari e chiese, fra cui spicca la Cattedrale di San Pietro, consacrata nel 1295.

Qui, scendendo nella cripta, si scopre l’animo sacro del borgo, che venera ancora le reliquie dei tre santi protettori di Bisceglie, i martiri Mauro vescovo, Sergio e Pantaleone. Da visitare anche l’Abbazia di Sant’Adoneo, la Chiesa di Santa Margherita, le Collegiate San Matteo e San Nicolò e San Domenico, ognuna meritevole di essere visitata per i preziosismi architettonici che raccontano oltre mille anni di storia dell’arte, sacra e non solo.

Simbolo del borgo sono la torre “maestra” alta 27 metri, e soprattutto il Castello federiciano, a pianta rettangolare con quattro torri. Secondo alcuni studiosi il nucleo più antico del castello risalirebbe all’XI secolo, sotto il dominio normanno, mentre per altri sarebbe della prima metà del XIII secolo, quindi del periodo svevo.

Intra moenia si possono osservare pure numerosi esempi di case torri, funzionali come abitazioni ma anche come punto di controllo del territorio, e il Palazzo Vescovile, al cui interno è allestito il Museo Diocesano, articolato in tre sezioni, fra dipinti provenienti da varie chiese locali, gioielli e “tesori” della Cattedrale. Una volta usciti “fuori le mura”, si può andare alla scoperta di ville e casali di campagna, e persino di dolmen e e grotte anticamente abitate.

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  • Affari

Marina Nautiche Ranieri

Bari, Puglia

Chi naviga lungo i 400 km di costa della Puglia, sa di poter contare su un sistema di marine ben attrezzate e in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza diportistica. A Bari, all’interno del Cantiere Navale Ranieri, si trova una Marina con 55 posti barca per l’ormeggio e il rimessaggio a secco di imbarcazioni sino a 40 metri di lunghezza e 3,50 metri di pescaggio.

Per chi fosse solo in transito, può contare anche su ormeggi per l’assistenza o la sosta tecnica. Ampio spazio è riservato anche al ricovero di tender e motori fuori bordo, per un totale di 20.000 mq di aree scoperte e 4.000 di capannoni.

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  • Mare

Porto Turistico Bisceglie Approdi

Bisceglie, Puglia

A Bisceglie, quando si sente parlare di “Cassa”, ci si riferisce all’isolotto che emerge al centro del bacino portuale, fra il molo nuovo e quello borbonico. Evidenziato da alcune bitte, è uno degli elementi caratterizzanti di questo porticciolo con l’anima antica ma le infrastrutture moderne, capaci di soddisfare anche imbarcazioni lunghe fino a 30 metri, grazie a fondali che raggiungono i 4,5 metri di profondità.

I posti barca sono in tutto 386, ormeggiati a moli galleggianti ben attrezzati e agganciati ad un nuovo molo realizzato a prolungamento proprio della “Cassa”, quasi a completamento del presumibile molo di epoca sveva.

Il porto di Bisceglie presenta una costa alta e rocciosa, che lungo il litorale si stempera in insenature caratterizzate da sabbia e da una vegetazione assai varia, plus non da poco per chi sogna una vacanza al mare in cui alternare lidi di semplice rena a quelli con fondali da esplorare.

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  • Natura

Il Porto di Otranto

Otranto, Puglia

La Baia dei Turchi è una delle spiagge più belle di Otranto, e già nel suo nome ricorda un passato tormentato da invasori. In quanto borgo più a est d’Italia, era definito “Porta d’Oriente”, e come tale ha sempre subito influssi culturali di ogni genere. Il centro storico deve il suo perfetto stato di conservazione alle mura e al possente Castello Aragonese, che sono valsi nel 2010 l’inserimento nel listing del Patrimonio dell’Umanità.

Da città di mare qual è, Otranto deve molto al suo porto, ancora oggi affollato di pescherecci e paranze che al mattino fanno rientro con un prezioso carico di pesce che va a rifornire di materia prima i molti ristoranti del centro e della costa. Il porto si presenta come un piccolo golfo, diviso dal molo di San Nicola a tre bracci banchinati e da numerosi pontili, attrezzati di tutto punto con quanto necessita per riprendere poi il mare in sicurezza e con la cambusa rifornita.

Una volta sbarcati, meritano una visita la Cattedrale di Santa Maria Annunziata celebre per il suo mosaico pavimentale con l’albero della vita, la Chiesa della Madonna dell’Altomare, il complesso rupestre di Torre Pinta e Punta Palascia, estrema propaggine della penisola italiana verso est.

 

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  • Natura

Porto di Savelletri

Fasano, Puglia

Il borgo di Savelletri di Fasano, in provincia di Brindisi, è ben noto ai naviganti, ai diportisti ma soprattutto a chi pratica la pesca. Il suo piccolo porto è infatti il classico approdo con molo di sopraflutto lungo circa 330 metri e molo di sottoflutto banchinato, con fondale sabbioso soggetto a interramento e profondità massima di 2 metri, ma i suoi 300 posti barca sono un punto di riferimento per chiunque navighi lungo la costa brindisina. Con un limite però: la lunghezza massima per le imbarcazioni è di 9 metri.

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  • Aree marine protette

Marina di Villanova Ostuni

Ostuni, Puglia

Il file rouge che collega idealmente l’antica Petrolla all’odierna Villanova (“città nuova”, appunto) è la Via Traiana, arteria di collegamento che un tempo convogliava i flussi di merci provenienti da Roma e diretti nei vari porti commerciali lungo la costa pugliese, fra cui quello di Villanova.

Oggi, il porticciolo turistico si trova ai piedi del castello angioino del XIV secolo, lambito da numerose spiagge, sia libere che attrezzate, in un’alternanza di sabbia bianca e di roccia chiuse alle spalle da dune ricoperte di macchia mediterranea. Il tutto a pochi passi da Ostuni, la “città bianca”.

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  • Chiese e luoghi di culto

Chiesa Santa Maria del Casale

Brindisi, Puglia

La location non è di quelle dove ci si aspetterebbe di trovare un capolavoro architettonico, eppure, vicino all’aeroporto di Brindisi, ecco la Chiesa di Santa Maria del Casale, splendido esempio di stile romanico-gotico del XIII secolo: fuori una facciata in conci di carparo e pietra bianca, dentro un ciclo di affreschi di epoca bizantina rinvenuti solo il secolo scorso sotto uno strato di calcina. Il risultato è un edificio che dal 1875 è Monumento Nazionale, in cui si leggono tutti gli elementi di passaggio fra romanico e gotico. L’interno è a croce latina, con navata e transetto con copertura a capriate, mentre il coro dietro l’altare maggiore ha una volta a crociera. Interessante anche il ciclo di affreschi, fra cui spicca il Giudizio Universale eseguito da Rinaldo da Taranto ai primi del XIV secolo.

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  • Musei

Pinacoteca “G. De Nittis”

Barletta, Puglia

Da Barletta ai musei più importanti del mondo. È il percorso artistico fatto da Giuseppe De Nittis, pittore impressionista nato qui nel 1846, partito dalla provincia di Bari alla volta della Francia, dove ebbe modo di conoscere artisti del calibro di Degas, Manet, Morisot, Caillebotte, fino a terminare i suoi giorni nel 1884 a Saint-Germain-en-Laye, nell’Ile de France. La sua città natale non poteva quindi che omaggiare uno dei suoi cittadini più illustri con un luogo dedicato alla sua memoria, la Pinacoteca “Giuseppe De Nittis” , ospitata in uno degli edifici più belli del centro storico, Palazzo della Marra, splendido esempio di architettura del ‘500, residenza prima della nobile casata degli Orsini, e poi fino al 1743 dei Della Marra.

Inaugurata nel 2006 dopo un lungo restauro dell’edificio, la Pinacoteca “Giuseppe De Nittis” accoglie oggi 146 dipinti, 65 disegni, libri e un epistolario, collezione donata alla città di Barletta da Léontine Gruvelle, moglie dell’artista. Il percorso tematico è organizzato su due livelli e si compone di ampie sezioni: il tema del “Paesaggio”, le grandi tematiche delle “Corse” e “Vita mondana”, la novità del “Giapponesismo”, l’intimità degli “Affetti”. L’esposizione comprende anche i cosiddetti “Quadri incompleti” e la “Collezione grafica”, acqueforti, acquetinte e punte secche. Oltre alla parte permanente, la Pinacoteca offre un ricco calendario di mostre temporanee, che permette di ammirare a rotazione anche le molte opere presenti nei depositi.

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  • Castelli e ville

Castello Svevo di Barletta

Barletta, Puglia

Là dove oggi ci sono Biblioteca comunale, Museo Civico e sale per convegni e mostre, un tempo c’erano cavalieri e soldati pronti a difendere la costa pugliese dagli attacchi nemici. Il Castello di Barletta è da circa dieci secoli un punto di riferimento lungo il litorale della provincia barese, oltre che dell’intera Puglia, che fra queste possenti mura – perfettamente restaurate fra il 1973 e il 1988 – ha visto passare nell’ordine Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi. Il momento clou di questo maniero trasformato nel tempo in fortezza militare fu quando Federico II di Svevia lo incluse tra i castelli del Giustizierato della Terra di Bari, ossia in quella rosa di edifici difensivi da lui eretti, o frutto di un adattamento di una precedente costruzione normanna, distribuiti su tutto il territorio, da qui fino in Basilicata, tenendo come perno quell’unicum assoluto che è ancora oggi Castel Del Monte.

Il susseguirsi di diverse dominazioni testimonia l’importanza rivestita nei secoli dal Castello di Barletta, strategico ieri per motivi militari, oggi come fulcro della vita cittadina. Il Museo Civico al suo interno è fra i luoghi culturali più significativi di Barletta, grazie anche alla presenza di due opere di notevole pregio: un presunto busto di Federico II in pietra calcarea, datato al XIII secolo, e il Sarcofago degli Apostoli, altorilievo in pietra risalente al periodo compreso tra il III e il IV secolo.
A epoche ben più recenti risale invece l’uso del Castello di Barletta come set cinematografico, essendo stato scelto da importanti registi per pellicole diventate memorabili: Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini, Otello di Franco Zeffirelli e I cavalieri fecero l’impresa di Pupi Avati.

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  • Natura

Marina di Brindisi

Brindisi, Puglia

Il Forte a Mare di Brindisi è il baluardo militare che dal XV secolo difende la città. Ieri dalle incursioni nemiche che per secoli hanno interessato tutta la costa di Puglia, oggi dalle intemperie che potrebbero minacciare il porto e la Marina di Brindisi. Uno “scalo” ben noto ai diportisti che praticano il Mar Mediterraneo in rotta verso Croazia, Grecia, Montenegro e Albania, e che ne conoscono i servizi e le potenzialità: attorno alla piazzetta, ecco una serie di attività commerciali, bar, ristorante, circolo nautico, alaggio e rimessaggio, oltre all’assistenza tecnica per ciò che compete attrezzature e riparazioni. Il tutto affacciato su un tratto di mare che è tra i più belli e pescosi del “Mare Nostrum”.

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  • Chiese e luoghi di culto

Santa Maria di Leuca

Castrignano Del Capo, Puglia

A Santa Maria di Leuca si trova il Santuario di Santa Maria “de Finibus Terrae”, il cui nome dice già tutto: siamo nel centro abitato considerato “ai confini della terra”, posto più a sud dell’intera provincia di Lecce, in quella che è oggi classificata come frazione di Castrignano del Capo. Dopo 83 anni di lotte fra questo comune e il vicino Gagliano del Capo, si è finalmente definito a chi spettava la competenza amministrativa della frazione, piccola ma assai ambita, nota anche ai naviganti per il suo faro, alto 48,60 metri e posto a 102 metri sul livello del mare e perciò considerato fra i più importanti d’Italia. Chi è pratico di nautica sa che questo tratto di costa è tragicamente noto anche per un episodio storico: poco fuori Punta Ristola, il “tacco” del Bel Paese, a 85 metri di profondità, si trova infatti il relitto del sommergibile Pietro Micca, affondato durante la Seconda Guerra Mondiale col suo equipaggio di 58 marinai.

Fra Punta Ristola e Punta Méliso, là dove si trova la Marina di Leuca, si collocherebbe per convenzione il punto di separazione fra la costa adriatica e la costa ionica, e in effetti, in determinate condizioni, si scorge una linea di separazione cromatica longitudinale fra Adriatico e Ionio, che ha da sempre suggerito alla fantasia popolare un confine “fisico” fra i due mari. In realtà, tale fenomeno sarebbe dovuto all’incontro fra le correnti provenienti dal Golfo di Taranto e quelle dal Canale d’Otranto. Fra storia e leggenda, si narra anche che questo fu l’approdo di Enea, in fuga da Troia, e di San Pietro, arrivato dalla Palestina e diretto a Roma. In questo secondo caso, il suo transito sarebbe avvalorato dalla trasformazione del Tempio della Dea Minerva in luogo di culto cristiano, diventato poi l’attuale Basilica, meta di pellegrinaggi fino al Medioevo. Alla Basilica è legato anche il racconto di un miracolo che nel 365 salvò dalla burrasca un’imbarcazione di pescatori, che diedero inizio alla devozione verso la Madonna di Leuca. Un motivo in più di visita è dato anche dalla scalinata di 296 gradini che da qui conduce al porto sottostante, là dove si trova la cascata monumentale dell’Acquedotto Pugliese che dopo 244 km di tragitto – 3000 km contando tutte le diramazioni dalla Campania a qui – sfocia finalmente in mare.

Da zona ricca di pregiati beni architettonici e di importanti specie animali e vegetali qual è, dal 2006 tutta l’area del litorale salentino è inserita nel Parco Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase istituito dalla Regione Puglia. Fra le emergenze della zona ci sono anche le 43 ville ottocentesche costruite per la maggior parte dagli architetti Ruggieri e Rossi. Molte di esse risultano oggi abbandonate o trasformate, poiché durante la Seconda Guerra Mondiale furono private di alcuni elementi decorativi metallici, quali ringhiere e cancellate, riconvertiti in armi, mentre altre sono ancora oggi un modello di stile che ha segnato un’epoca. Vale per Villa Daniele, Villa Gioacchino Fuorte, Villa Tamborino-Cezzi, Villa Loreta Stefanachi, Villa Episcopo, Villa Colosso, Villa Maruccia già Villa Sangiovanni.

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