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L’Irpinia è una terra di passaggio tra due mari. il Tirreno e l’Adriatico, ricca di storia e cultura, di tradizioni religiose e popolari, di produzioni enogastronomiche di qualità. Il fascino dei piccoli borghi arroccati, che spesso ospitano fortificazioni e palazzi di pregio, ed il paesaggio naturale, fatto di boschi e corsi d’acqua ma anche di distese destinate a pascolo o a coltivazioni di grano e foraggio, costituiscono lo scenario per un’accoglienza calorosa, meta ideale per un turismo lento.

Il territorio, che corrisponde a quello della provincia di Avellino, è attraversato da itinerari culturali di grande valore storico: la Valle dell’Ofanto, la Via Francigena, la Via Appia e da cammini religiosi. È sede di due Parchi Naturali, il Parco regionale dei Monti Picentini e il Parco del Partenio, nel territorio dei quali sono presenti anche attrattori di interesse culturale oltre che naturalistico.

Tra le località che registrano il maggior numero di presenze di visitatori, in quanto meta di pellegrinaggio religioso, vi sono Montevergine con il Santuario dedicato alla Madonna “Mamma Schiavona” e l’Abbazia di Loreto e Materdomini, con il Santuario di San Gerardo Maiella. Entrambi richiamano ogni anno più di un milione di pellegrini in quanto luoghi di culto caratterizzati da una fervente spiritualità. Si trovano, inoltre, ubicati in aree di grande interesse naturalistico.

Il Santuario di Montevergine si trova nel territorio del Parco del Partenio che ospita al suo interno diversi sentieri sia di pellegrinaggio sia per gli amanti del trekking o del cicloturismo. In particolare, il Massiccio del Partenio è attraversato dal “Sentiero Italia” nel quale sono fatti convergere quasi tutti i 33 sentieri del Parco, in modo tale che l’intero territorio possa essere percorso da est (Ospedaletto-Summonte) ad ovest (Arienzo S. Felice a Cancello) per circa 35 chilometri e da sud (Valle di Lauro e Baianese) a nord (Valle Caudina), unendo simbolicamente in una unica rete ben 19 Comuni e 4 Province.  Nel territorio del Parco del Partenio si trova anche l’Oasi gestita dal WWF, la “Montagna di Sopra di Pannarano”.

Il territorio di Caposele dove si trova il Santuario di San Gerardo Maiella è noto per la presenza delle sorgenti del Sele che alimentano l’“Acquedotto Pugliese” e fa parte della comunità montana Terminio Cervialto e gran parte del territorio comunale ricade per l’appunto nel Parco Regionale Monti Picentini. Il fiume Sele è citato da Virgilio nelle Georgiche, successivamente anche da Plinio il Vecchio e Strabone.

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Sagra della Castagna e del Tartufo Nero

Bagnoli Irpino, Campania

16 elementi Cosa fare e vedere

  • Arti, Saperi e Sapori

Sagra della Castagna e del Tartufo Nero

Bagnoli Irpino, Campania

Il Tartufo Nero di Bagnoli Irpino PAT e la Castagna di Montella IGP sono due delle eccellenze più rappresentative del territorio dell’Irpinia e del Parco dei Monti Picentini, giustamente celebrate dall’annuale Sagra della Castagna e del Tartufo Nero che si svolge a Bagnoli Irpino nel periodo autunnale.

Tartufo e castagna, accompagnati da funghi e prodotti caseari, fra cui spicca il pecorino bagnolese a base di latte di pecore autoctone, fanno di questa Sagra un appuntamento fra i più attesi, popolato da circa un centinaio di stand distribuiti per le vie del borgo.

Spettacoli, concerti di musica popolare e danze folkloristiche completano il calendario, cui si aggiungono visite guidate ai siti di interesse nella zona. Un’occasione da non perdere per una full immersion in cultura, storia, arte ed enogastronomia dell’Irpinia.

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  • Arti, Saperi e Sapori

Museo della Ceramica di Calitri

Calitri, Campania

Calitri è un antico borgo dell’ avellinese, in Irpinia, che deve la sua fama alla lunga e ricca tradizione delle ceramiche dipinte. A testimoniarlo sono le numerose botteghe presenti in zona e nell’intera Alta Valle dell’Ofanto, da quelle a conduzione familiare fino a veri e propri colossi per la produzione di laterizi e vasi in terracotta, e ovviamente il Museo della Ceramica situato nel Borgo Castello di Calitri.

Inaugurato nel 2008, il museo raccoglie oggetti databili dalla protostoria alle mezze maioliche dell’epoca medievale, dalle maioliche rinascimentali fino a quelle del XX secolo. Una collezione preziosa che assomma reperti provenienti dai numerosi scavi archeologici effettuati in zona, a donazioni e prestiti fatti da cittadini privati e associazioni culturali.

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  • Arti, Saperi e Sapori

Museo Civico e della Ceramica

Ariano Irpino, Campania

L’Irpinia e la ceramica. Una storia plurisecolare che affonda le radici nel passato, e che in ogni epoca ha visto compiersi evoluzioni, di stile, tecnica, gusto. A raccontare tutta questa ricchezza sono gli oltre 250 pezzi della collezione del Museo Civico e della Ceramica di Ariano Irpino, situato all’interno di Palazzo Forte.

Si va da ceramiche del IX secolo a maioliche dal Trecento in poi fino a opere contemporanee: in questo ampio excursus, brocche, piatti, fiasche e boccali dai colori solari illustrano gli usi, i costumi, le abitudini e i valori di un popolo e del suo territorio nell’arco di oltre dieci secoli.

Momento clou della ceramica arianese fu il Settecento, periodo in cui erano attestate ben 11 fornaci e circa 29 artigiani con diverse mansioni: faenzari, cretai, rovagnari e stovigliai, artefici di alcuni dei pezzi più notevoli conservati nel Museo Civico e della Ceramica di Ariano Irpino. Fra questi, lucerne antropomorfe e zoomorfe, brocche e fiasche a segreto, estrose saliere, scaldamani a foggia di scarpetta, grandi piatti e piatti devozionali e così via.

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  • Festival

Laceno d’Oro

Bagnoli Irpino, Campania

Bagnoli Irpino, 1959. Pier Paolo Pasolini e Camillo Marino fondano il primo festival dedicato al “cinema del reale” in Italia. Nasce l’evento che da lì a breve diventerà il Festival Internazionale del Film “Laceno d’Oro”, con un chiaro imprinting che mette al centro i problemi sociali, stimolando il dibattito e l’approfondimento, ma spesso rimanendo fuori dai circuiti della grande distribuzione.

Da allora, il festival prevede ogni anno a dicembre la proiezione di opere significative del cinema indipendente e di ricerca, oltre a una serie di iniziative collaterali in grado di attrarre un pubblico molto trasversale, per età e cultura.

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  • Riserve

Oasi WWF Lago di Conza

Conza Della Campania, Campania

L’Oasi WWF Lago di Conza è una delle più vaste aree umide della Campania e una delle più importanti stazioni di ristoro e riposo per le specie di uccelli migratori che attraversano il territorio tra il Tirreno e l’Adriatico. Data la sua importanza, l’area assume un rilievo sia nazionale che sovranazionale, specialmente per la varietà e la ricca avifauna che vi trova rifugio durante le migrazioni. L’ambiente si integra nel paesaggio Sannitico-Lucano, situato in un’area di basse montagne. La presenza di una diga influenza periodicamente il livello dell’acqua del lago.

La fruizione dell’Oasi è concentrata principalmente nella zona prossima al centro visite, da cui partono tre diversi sentieri in terra battuta, brecciolino o assi di legno, presentando un andamento prevalentemente pianeggiante, adatto a tutti i tipi di visitatori.

Il primo sentiero, chiamato “Sentiero Natura,” è un percorso ad anello accessibile tutto l’anno. Si sviluppa su un camminamento in legno, fruibile da tutti i visitatori. Lungo questo sentiero, sono posizionate bacheche e pannelli illustrativi che forniscono informazioni sull’habitat, la fauna e la flora dell’Oasi. Lungo il percorso si trovano numerosi punti di interesse come il Belvedere sul lago, che offre una vista panoramica sull’Oasi, gli antichi borghi di Conza e Cairano e lo Stagno Didattico.

Il secondo sentiero, conosciuto come “Sentiero della Cicogna Bianca,” è accessibile tutto l’anno ed è costituito da un camminamento in pietrisco che circonda l’area abitata dalle cicogne. Esso permette l’accesso a un capanno d’osservazione, da cui è possibile ammirare alcune esemplari di Cicogna Bianca. Quest’area ospita cicogne bianche nate in cattività, destinate a un progetto di ripopolamento nell’alta Irpinia. Il sentiero conduce anche al giardino delle Testuggini, dove sono ospitate quattro diverse specie di tartarughe affidate all’Oasi dal Corpo Forestale dello Stato.

Il terzo sentiero, conosciuto come “Sentiero Mountain Bike,” si estende per quasi 4 km lungo la sponda del lago, dalla diga al centro visite. Fanno parte di questo percorso delle vecchie strade di campagna, che attraversavano le case coloniche e offrono un paesaggio suggestivo. Lungo il sentiero è possibile avvistare diverse specie di uccelli tipiche degli ambienti prativi, come Cappellaccie, Allodole e Cardellini. Il sentiero offre numerosi punti di osservazione dell’avifauna acquatica.

I diversi ambienti presenti nell’Oasi includono il bosco igrofilo, i pascoli e gli ambienti steppici. Il bosco igrofilo è composto da varie piante, tra cui il salice bianco, la tamerice, l’ontano e il pioppo italico. La vegetazione palustre è estesa e comprende specie come il salice bianco, diverse varietà di pioppo, cannuccia di palude, tifa, scirpo, iris palustre, sagittaria e ranuncolo d’acqua. I pascoli e gli ambienti steppici sono caratterizzati dalla presenza predominante di Bromus erectus, accompagnato da avena selvatica, rovo, sambuco, biancospino, prugnolo e rosa canina.

L’Oasi WWF Lago di Conza è un ambiente ideale per lo studio dell’avifauna acquatica e delle migrazioni degli uccelli. Nel Centro Visite, è presente una sala conferenze, un laboratorio di educazione ambientale e un’aula all’aperto. La gestione dell’Oasi è affidata all’Associazione Campana per le Oasi del WWF (A.C.O.WWF), in collaborazione con l’Ente Irrigazione di Puglia, Lucania e Irpinia e la Provincia di Avellino. Il centro visite offre diverse strutture, tra cui una sala per conferenze, un laboratorio didattico, un percorso natura, capanni di osservazione e un’area attrezzata per la sosta.

Le visite guidate sono condotte da operatori esperti e includono parti dei sentieri natura, delle cicogne e delle mountain bike. Durano circa un’ora e mezza, sono su prenotazione e si svolgono per gruppi di almeno 10 persone. Inoltre, l’Oasi WWF Lago di Conza offre ai visitatori la possibilità di esplorare l’area protetta in modo indipendente, grazie alla tecnologia QRcode, che fornisce narrazioni guidate attraverso dispositivi abilitati come smartphone e tablet.

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  • Arti, Saperi e Sapori

Vitigni Irpini

Taurasi, Campania

La Campania, terra dai ricchi e antichi vitigni, offre una produzione vinicola autentica e radicata nella storia millenaria della regione. Questa tradizione affonda le sue radici in insediamenti secolari, con molti vigneti che ancora oggi ospitano viti plurisecolari. I “vini degli imperatori” come la Vitis Hellenica, il Vinum Album Phalanginum e la Vitis Apiana, menzionati da autori come Virgilio, Plinio, Cicerone e Marziale, sono gli antenati di celebri vini quali il Greco, la Falanghina e il Fiano. Una regione ricca di varietà di uve autoctone, da cui si originano oltre cento vini bianchi e rossi, rinomati per la loro autenticità e pregio.

Il distretto dell’ Irpinia dei Principi e dei tre Re, intitolato al Principe Carlo Gesualdo da Venosa e ai tre vini che nascono in queste terre ovvero il Taurasi DOCG, il Fiano di Avellino DOCG e il Greco di Tufo DOCG, racchiude comuni come Bonito, Gesualdo, Taurasi e altri. Il Taurasi, un vino rosso DOCG, è prodotto in un territorio dalle radicate tradizioni vitivinicole, comprendente 17 comuni dell’Irpinia. Di un rubino intenso, virante al granato, il Taurasi è adatto a un invecchiamento prolungato che ne esalta gli aromi e i sapori complessi. Elaborato principalmente dall’Aglianico, può includere fino al 15% di altre uve rosse non aromatiche. Questo vino rappresenta un’armoniosa combinazione tra terreno, clima e uve coltivate tra i 400 e i 700 metri sulle colline irpine.

Il Fiano, rinomato bianco, è prodotto in un’area che abbraccia 26 comuni, dalle Valli del Calore e del Sabato al Monte Partenio e le colline del Vallo di Lauro. Questo vino bianco secco, citato dal Gambero Rosso tra i migliori, sposa finezza e sapidità in perfetta armonia, grazie a un’acidità armonicamente integrata.
Il Greco di Tufo, uno dei vini bianchi italiani più rinomati, porta con sé una tradizione millenaria. Con una corposità ben bilanciata, questo vino presenta un colore giallo paglierino e un sapore fresco e minerale, con sentori di agrumi e fiori di ginestra. Si abbina a piatti di pesce, crostacei, molluschi e carni bianche, risultando un’ottima scelta per l’aperitivo.

Per immergersi nel mondo enologico dell’Irpinia, la Fiera Enologica Taurasi rappresenta un evento imperdibile, organizzato da Taurasi Wine City. Questa manifestazione di cinque giorni unisce enogastronomia, cultura e musica, offrendo un’ampia panoramica delle eccellenze enologiche della regione. Le attività includono degustazioni, visite, convegni, esposizioni, artigianato locale, concerti e ovviamente una vasta selezione di vini.

Il “Consorzio tutela vini d’Irpinia” rappresenta un’importante realtà, composta da circa 500 produttori di uve e aziende vitivinicole. Questo consorzio rappresenta il 75% dei vini certificati DOCG Taurasi, DOCG Fiano di Avellino, DOCG Greco di Tufo e DOC Irpinia prodotti nell’Irpinia. L’organizzazione di eventi come Ciak Irpinia, presso Atripalda, e Wine Art Museum, che offre esperienze di degustazione e percorsi immersivi, promuove l’arte del vino in tutta la sua bellezza e complessità.

Scegliendo di esplorare cantine come Tenuta del Meriggio e Feudi di San Gregorio, si può scoprire l’equilibrio tra tecnologie moderne e tradizioni antiche. Queste cantine offrono tour degustativi e un’esperienza completa nella scoperta dei vini irpini. In alternativa, The Grand Wine Tour offre visite guidate che portano alla scoperta delle eccellenze vinicole dell’Irpinia.

La Campania, terra di antichi sapori e profonde radici enogastronomiche, si svela attraverso i suoi vini pregiati e le esperienze uniche offerte dalle cantine e dagli eventi enologici del territorio.

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  • Arti, Saperi e Sapori

Sagra della Castagna e del Tartufo Nero

Bagnoli Irpino, Campania

Il Tartufo Nero di Bagnoli Irpino PAT e la Castagna di Montella IGP sono due delle eccellenze più rappresentative del territorio dell’Irpinia e del Parco dei Monti Picentini, giustamente celebrate dall’annuale Sagra della Castagna e del Tartufo Nero che si svolge a Bagnoli Irpino nel periodo autunnale.

Tartufo e castagna, accompagnati da funghi e prodotti caseari, fra cui spicca il pecorino bagnolese a base di latte di pecore autoctone, fanno di questa Sagra un appuntamento fra i più attesi, popolato da circa un centinaio di stand distribuiti per le vie del borgo.

Spettacoli, concerti di musica popolare e danze folkloristiche completano il calendario, cui si aggiungono visite guidate ai siti di interesse nella zona. Un’occasione da non perdere per una full immersion in cultura, storia, arte ed enogastronomia dell’Irpinia.

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  • Arti, Saperi e Sapori

Museo della Ceramica di Calitri

Calitri, Campania

Calitri è un antico borgo dell’ avellinese, in Irpinia, che deve la sua fama alla lunga e ricca tradizione delle ceramiche dipinte. A testimoniarlo sono le numerose botteghe presenti in zona e nell’intera Alta Valle dell’Ofanto, da quelle a conduzione familiare fino a veri e propri colossi per la produzione di laterizi e vasi in terracotta, e ovviamente il Museo della Ceramica situato nel Borgo Castello di Calitri.

Inaugurato nel 2008, il museo raccoglie oggetti databili dalla protostoria alle mezze maioliche dell’epoca medievale, dalle maioliche rinascimentali fino a quelle del XX secolo. Una collezione preziosa che assomma reperti provenienti dai numerosi scavi archeologici effettuati in zona, a donazioni e prestiti fatti da cittadini privati e associazioni culturali.

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Museo Civico e della Ceramica

Ariano Irpino, Campania

L’Irpinia e la ceramica. Una storia plurisecolare che affonda le radici nel passato, e che in ogni epoca ha visto compiersi evoluzioni, di stile, tecnica, gusto. A raccontare tutta questa ricchezza sono gli oltre 250 pezzi della collezione del Museo Civico e della Ceramica di Ariano Irpino, situato all’interno di Palazzo Forte.

Si va da ceramiche del IX secolo a maioliche dal Trecento in poi fino a opere contemporanee: in questo ampio excursus, brocche, piatti, fiasche e boccali dai colori solari illustrano gli usi, i costumi, le abitudini e i valori di un popolo e del suo territorio nell’arco di oltre dieci secoli.

Momento clou della ceramica arianese fu il Settecento, periodo in cui erano attestate ben 11 fornaci e circa 29 artigiani con diverse mansioni: faenzari, cretai, rovagnari e stovigliai, artefici di alcuni dei pezzi più notevoli conservati nel Museo Civico e della Ceramica di Ariano Irpino. Fra questi, lucerne antropomorfe e zoomorfe, brocche e fiasche a segreto, estrose saliere, scaldamani a foggia di scarpetta, grandi piatti e piatti devozionali e così via.

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Laceno d’Oro

Bagnoli Irpino, Campania

Bagnoli Irpino, 1959. Pier Paolo Pasolini e Camillo Marino fondano il primo festival dedicato al “cinema del reale” in Italia. Nasce l’evento che da lì a breve diventerà il Festival Internazionale del Film “Laceno d’Oro”, con un chiaro imprinting che mette al centro i problemi sociali, stimolando il dibattito e l’approfondimento, ma spesso rimanendo fuori dai circuiti della grande distribuzione.

Da allora, il festival prevede ogni anno a dicembre la proiezione di opere significative del cinema indipendente e di ricerca, oltre a una serie di iniziative collaterali in grado di attrarre un pubblico molto trasversale, per età e cultura.

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Oasi WWF Lago di Conza

Conza Della Campania, Campania

L’Oasi WWF Lago di Conza è una delle più vaste aree umide della Campania e una delle più importanti stazioni di ristoro e riposo per le specie di uccelli migratori che attraversano il territorio tra il Tirreno e l’Adriatico. Data la sua importanza, l’area assume un rilievo sia nazionale che sovranazionale, specialmente per la varietà e la ricca avifauna che vi trova rifugio durante le migrazioni. L’ambiente si integra nel paesaggio Sannitico-Lucano, situato in un’area di basse montagne. La presenza di una diga influenza periodicamente il livello dell’acqua del lago.

La fruizione dell’Oasi è concentrata principalmente nella zona prossima al centro visite, da cui partono tre diversi sentieri in terra battuta, brecciolino o assi di legno, presentando un andamento prevalentemente pianeggiante, adatto a tutti i tipi di visitatori.

Il primo sentiero, chiamato “Sentiero Natura,” è un percorso ad anello accessibile tutto l’anno. Si sviluppa su un camminamento in legno, fruibile da tutti i visitatori. Lungo questo sentiero, sono posizionate bacheche e pannelli illustrativi che forniscono informazioni sull’habitat, la fauna e la flora dell’Oasi. Lungo il percorso si trovano numerosi punti di interesse come il Belvedere sul lago, che offre una vista panoramica sull’Oasi, gli antichi borghi di Conza e Cairano e lo Stagno Didattico.

Il secondo sentiero, conosciuto come “Sentiero della Cicogna Bianca,” è accessibile tutto l’anno ed è costituito da un camminamento in pietrisco che circonda l’area abitata dalle cicogne. Esso permette l’accesso a un capanno d’osservazione, da cui è possibile ammirare alcune esemplari di Cicogna Bianca. Quest’area ospita cicogne bianche nate in cattività, destinate a un progetto di ripopolamento nell’alta Irpinia. Il sentiero conduce anche al giardino delle Testuggini, dove sono ospitate quattro diverse specie di tartarughe affidate all’Oasi dal Corpo Forestale dello Stato.

Il terzo sentiero, conosciuto come “Sentiero Mountain Bike,” si estende per quasi 4 km lungo la sponda del lago, dalla diga al centro visite. Fanno parte di questo percorso delle vecchie strade di campagna, che attraversavano le case coloniche e offrono un paesaggio suggestivo. Lungo il sentiero è possibile avvistare diverse specie di uccelli tipiche degli ambienti prativi, come Cappellaccie, Allodole e Cardellini. Il sentiero offre numerosi punti di osservazione dell’avifauna acquatica.

I diversi ambienti presenti nell’Oasi includono il bosco igrofilo, i pascoli e gli ambienti steppici. Il bosco igrofilo è composto da varie piante, tra cui il salice bianco, la tamerice, l’ontano e il pioppo italico. La vegetazione palustre è estesa e comprende specie come il salice bianco, diverse varietà di pioppo, cannuccia di palude, tifa, scirpo, iris palustre, sagittaria e ranuncolo d’acqua. I pascoli e gli ambienti steppici sono caratterizzati dalla presenza predominante di Bromus erectus, accompagnato da avena selvatica, rovo, sambuco, biancospino, prugnolo e rosa canina.

L’Oasi WWF Lago di Conza è un ambiente ideale per lo studio dell’avifauna acquatica e delle migrazioni degli uccelli. Nel Centro Visite, è presente una sala conferenze, un laboratorio di educazione ambientale e un’aula all’aperto. La gestione dell’Oasi è affidata all’Associazione Campana per le Oasi del WWF (A.C.O.WWF), in collaborazione con l’Ente Irrigazione di Puglia, Lucania e Irpinia e la Provincia di Avellino. Il centro visite offre diverse strutture, tra cui una sala per conferenze, un laboratorio didattico, un percorso natura, capanni di osservazione e un’area attrezzata per la sosta.

Le visite guidate sono condotte da operatori esperti e includono parti dei sentieri natura, delle cicogne e delle mountain bike. Durano circa un’ora e mezza, sono su prenotazione e si svolgono per gruppi di almeno 10 persone. Inoltre, l’Oasi WWF Lago di Conza offre ai visitatori la possibilità di esplorare l’area protetta in modo indipendente, grazie alla tecnologia QRcode, che fornisce narrazioni guidate attraverso dispositivi abilitati come smartphone e tablet.

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  • Arti, Saperi e Sapori

Vitigni Irpini

Taurasi, Campania

La Campania, terra dai ricchi e antichi vitigni, offre una produzione vinicola autentica e radicata nella storia millenaria della regione. Questa tradizione affonda le sue radici in insediamenti secolari, con molti vigneti che ancora oggi ospitano viti plurisecolari. I “vini degli imperatori” come la Vitis Hellenica, il Vinum Album Phalanginum e la Vitis Apiana, menzionati da autori come Virgilio, Plinio, Cicerone e Marziale, sono gli antenati di celebri vini quali il Greco, la Falanghina e il Fiano. Una regione ricca di varietà di uve autoctone, da cui si originano oltre cento vini bianchi e rossi, rinomati per la loro autenticità e pregio.

Il distretto dell’ Irpinia dei Principi e dei tre Re, intitolato al Principe Carlo Gesualdo da Venosa e ai tre vini che nascono in queste terre ovvero il Taurasi DOCG, il Fiano di Avellino DOCG e il Greco di Tufo DOCG, racchiude comuni come Bonito, Gesualdo, Taurasi e altri. Il Taurasi, un vino rosso DOCG, è prodotto in un territorio dalle radicate tradizioni vitivinicole, comprendente 17 comuni dell’Irpinia. Di un rubino intenso, virante al granato, il Taurasi è adatto a un invecchiamento prolungato che ne esalta gli aromi e i sapori complessi. Elaborato principalmente dall’Aglianico, può includere fino al 15% di altre uve rosse non aromatiche. Questo vino rappresenta un’armoniosa combinazione tra terreno, clima e uve coltivate tra i 400 e i 700 metri sulle colline irpine.

Il Fiano, rinomato bianco, è prodotto in un’area che abbraccia 26 comuni, dalle Valli del Calore e del Sabato al Monte Partenio e le colline del Vallo di Lauro. Questo vino bianco secco, citato dal Gambero Rosso tra i migliori, sposa finezza e sapidità in perfetta armonia, grazie a un’acidità armonicamente integrata.
Il Greco di Tufo, uno dei vini bianchi italiani più rinomati, porta con sé una tradizione millenaria. Con una corposità ben bilanciata, questo vino presenta un colore giallo paglierino e un sapore fresco e minerale, con sentori di agrumi e fiori di ginestra. Si abbina a piatti di pesce, crostacei, molluschi e carni bianche, risultando un’ottima scelta per l’aperitivo.

Per immergersi nel mondo enologico dell’Irpinia, la Fiera Enologica Taurasi rappresenta un evento imperdibile, organizzato da Taurasi Wine City. Questa manifestazione di cinque giorni unisce enogastronomia, cultura e musica, offrendo un’ampia panoramica delle eccellenze enologiche della regione. Le attività includono degustazioni, visite, convegni, esposizioni, artigianato locale, concerti e ovviamente una vasta selezione di vini.

Il “Consorzio tutela vini d’Irpinia” rappresenta un’importante realtà, composta da circa 500 produttori di uve e aziende vitivinicole. Questo consorzio rappresenta il 75% dei vini certificati DOCG Taurasi, DOCG Fiano di Avellino, DOCG Greco di Tufo e DOC Irpinia prodotti nell’Irpinia. L’organizzazione di eventi come Ciak Irpinia, presso Atripalda, e Wine Art Museum, che offre esperienze di degustazione e percorsi immersivi, promuove l’arte del vino in tutta la sua bellezza e complessità.

Scegliendo di esplorare cantine come Tenuta del Meriggio e Feudi di San Gregorio, si può scoprire l’equilibrio tra tecnologie moderne e tradizioni antiche. Queste cantine offrono tour degustativi e un’esperienza completa nella scoperta dei vini irpini. In alternativa, The Grand Wine Tour offre visite guidate che portano alla scoperta delle eccellenze vinicole dell’Irpinia.

La Campania, terra di antichi sapori e profonde radici enogastronomiche, si svela attraverso i suoi vini pregiati e le esperienze uniche offerte dalle cantine e dagli eventi enologici del territorio.

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Agriturismo Pericle Agriturismo Agriturismo ricettivo

Montella (AV), Campania

Le Corone della Qualità

La performance della struttura è contrassegnata graficamente da una, due o tre corone, a seconda del punteggio percentuale, ottenuto durante la visita di valutazione, basato sui seguenti criteri:

Qualità del servizio, Promozione del Territorio, Identità e Notorietà.

Albergo Diffuso Quaglietta Hotel

Calabritto (AV), Campania

Le Corone della Qualità

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Qualità del servizio, Promozione del Territorio, Identità e Notorietà.

Domus Romulea Hotel

Bisaccia (AV), Campania

Le Corone della Qualità

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Qualità del servizio, Promozione del Territorio, Identità e Notorietà.

Il Poggio degli Antichi Sapori Agriturismo Agriturismo ricettivo Agriturismo ricettivo

Paternopoli (AV), Campania

Le Corone della Qualità

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Qualità del servizio, Promozione del Territorio, Identità e Notorietà.

A un tiro di schioppo Agriturismo Agriturismo ricettivo Agriturismo ricettivo

Calitri (AV), Campania

Le Corone della Qualità

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Qualità del servizio, Promozione del Territorio, Identità e Notorietà.

Agriturismo Regio Tratturo Agriturismo Agriturismo ricettivo Agriturismo ricettivo

Ariano Irpino (AV), Campania

Le Corone della Qualità

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Qualità del servizio, Promozione del Territorio, Identità e Notorietà.

Dove mangiare

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La Pignata Ristorante

Ariano Irpino (AV), Campania

Le Corone della Qualità

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Al Giardino Ristorante

Monteverde (AV), Campania

Le Corone della Qualità

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Ristorante Albergo 7Bello Ristorante

Caposele (AV), Campania

Le Corone della Qualità

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Pater Familias Ristorante

Paternopoli (AV), Campania

Le Corone della Qualità

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Nonna Rosina Agriturismo Agriturismo ristorativo Agriturismo ristorativo

Nusco (AV), Campania

Le Corone della Qualità

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Fare esperienze

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Sella delle Spine di Caggiano Eugenia Azienda vitivinicola

Taurasi (AV), Campania

Le Corone della Qualità

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Azienda Agricola Fiorentino Azienda vitivinicola

Paternopoli (AV), Campania

Le Corone della Qualità

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Qualità del servizio, Promozione del Territorio, Identità e Notorietà.

Serrocroce Birrificio Agricolo Birrificio

Monteverde (AV), Campania

Le Corone della Qualità

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Qualità del servizio, Promozione del Territorio, Identità e Notorietà.

Colli di Castelfranci Azienda vitivinicola

Castelfranci (AV), Campania

Le Corone della Qualità

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Qualità del servizio, Promozione del Territorio, Identità e Notorietà.

Caciocavalleria D&D Caseificio

Calitri (AV), Campania

Le Corone della Qualità

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Qualità del servizio, Promozione del Territorio, Identità e Notorietà.

Eventi

Festival Internazionale del Film “Laceno d’Oro”

Culturale

Comune: Bagnoli Irpino

Mese di inizio: Dicembre

Durata: 8 Giorni

Visita il sito

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