Borgo di Penne

C’è stato un momento del lungo passato di Penne in cui questo borgo pescarese, situato a uguale distanza tra il Mar Adriatico e il Gran Sasso, è stato l’antica capitale della popolazione italica dei Vestini. Da allora, mille vicissitudini storiche hanno modificato e arricchito di significato il tessuto urbano e il territorio, come rivelano le visite al Museo Archeologico G. B. Leopardi allestito nelle sale del Palazzo Vescovile, al Museo Civico Diocesano ricavato nella cripta del Duomo, al Museo di Arte Moderna e Contemporanea ambientato negli spazi tardo-cinquecenteschi di Palazzo De Leone, nei pressi del Duomo, e infine al Museo Naturalistico De Leone, situato nella Riserva naturale regionale Lago di Penne, in contrada Collalto.

Non c’è quindi da stupirsi che faccia parte dei “Borghi più belli d’Italia”. Oltre alle molte bellezze artistiche, Penne è la porta di accesso al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, immerso com’è nella Riserva naturale controllata Lago di Penne. Ciò ne fa una perfetta meta escursionistica per chi vuole praticare trekking, birdwatching, equiturismo e persino pesca sportiva presso l’Oasi Lago di Penne. Fra le passeggiate più piacevole c’è quella che conduce alla Chiesa e Convento Santa Maria in Colleromano, del XIV secolo, appartenuti prima ai Benedettini e poi agli Osservanti. Da notare come portale romanico, bestiario medievale, capitelli traforati, formelle e sculture sono opera di una scuola locale originaria di Atri, piccolo borgo medievale non lontano da qui. Sulla strada che conduce al lago di Penne, si può invece fare sosta presso la Chiesa barocca di Santa Maria del Carmine, con facciata settecentesca.

Museo Civico del Mare di Tropea – MuMaT

Tropea al centro del mondo, paleontologico e scientifico. Per un borgo di poco più di 6.000 abitanti riconosciuto nel mondo per le sue bellezze architettoniche e artistiche non è una cosa scontata. E invece proprio qui, su un promontorio a picco sul mare Tirreno, ecco il MuMat, il Civico Museo del Mare allestito dentro al Palazzo Santa Chiara di Tropea, recuperato di recente insieme all’annesso Convento delle Clarisse.

Assai articolata e meritevole di menzione la storia dell’edificio originario: fondato nel 1261 per ospitare uno dei primi conventi dell’Ordine delle Clarisse in Calabria, fu riconvertito in residenza privata dopo il terremoto del 1783, e poi nel XX secolo in ospedale. Con l’apertura del museo, la chiesa è diventata l’auditorium, il refettorio e la cucina le sale espositive oggi custodi di reperti fossili e materiali provenienti dal territorio circostante e dalla costa.
Gestito dal Gruppo Paleontologico Tropeano, attivo da più di trent’anni nella zona, il MuMat ha avviato un programma di analisi dei reperti recuperati in collaborazione con istituti e studiosi di livello nazionale e internazionale, quali Daryl Paul Domning della Howard University di Washington, Nikos Solounias della American Museum of Natural History di New York, Lorenzo Rook dell’Università di Firenze, James Brink del National Museum Bloemfontein di Johannesburg.

Fondazione Museo Pino Pasquali

Nell’ex mattatoio comunale di Polignano a Mare, una struttura con un’invidiabile posizione a strapiombo sulla scogliera, l’artista barese Pino Pascali sognava di farci la sua casa ideale. In effetti, anche se postumo, oggi è come se quel sogno avesse preso concretezza, perché dal 1998 ospita il Museo Pino Pascali, dal 2010 trasformato in Fondazione.

Una realtà nata grazie all’importante lascito di opere e cimeli della famiglia dell’artista, e al sostegno della Regione Puglia e del Comune di Polignano a Mare. Pino Pascali è stato a tutti gli effetti uno dei più importanti esponenti dell’Arte italiana e non solo che ha segnato gli Anni Sessanta, scomparso prematuramente a soli 33 anni a Roma.

La Fondazione offre oggi anche uno sguardo allargato sull’arte pugliese, dando spazio ad altri autori, vincitori del Premio Pino Pascali, e organizzando periodicamente mostre temporanee di livello internazionale. Questo format così aperto e globale ha permesso a questa realtà “di provincia” di mettersi in luce e farsi conoscere per gli alti standard museali, tanto da aver conquistato, nel 2013, il Primo Premio come Miglior Fondazione d’Arte Contemporanea d’Italia.

Darsena A Vele Spiegate

Fra le numerose marine private del Porto di Bari c’è la Darsena Marisabella, dove ha sede A Vele Spiegate, struttura con 100 posti barca per imbarcazioni dai 5 ai 20 metri di lunghezza con pescaggio massimo di 4 metri e pontili fissi non galleggianti, attrezzata di Clubhouse con area accoglienza e sistemi di sicurezza come la guardia notturna e la videosorveglianza h24. Non solo. Fra i servizi offerti ci sono anche la manutenzione tecnica delle imbarcazioni, i corsi di vela per ogni livello, da quelli per principianti fino a quelli propedeutici per le patenti nautiche. E ancora, se l’idea è quella di noleggiare una barca, c’è anche la possibilità di affittarne una adatta alle proprie esigenze e con tanto di skipper on board.

Borgo Antico di Bisceglie

Nel territorio della provincia di Barletta-Andria-Trani sorge l’antico borgo di Bisceglie, la cui complessa struttura può essere divisa in intra moenia ed extra moenia. Ciò che è “dentro le mura” sembra quasi scavato in un unico blocco di pietra, con un reticolo di viuzze strette e piazzette dove si affacciano palazzi nobiliari e chiese, fra cui spicca la Cattedrale di San Pietro, consacrata nel 1295.

Qui, scendendo nella cripta, si scopre l’animo sacro del borgo, che venera ancora le reliquie dei tre santi protettori di Bisceglie, i martiri Mauro vescovo, Sergio e Pantaleone. Da visitare anche l’Abbazia di Sant’Adoneo, la Chiesa di Santa Margherita, le Collegiate San Matteo e San Nicolò e San Domenico, ognuna meritevole di essere visitata per i preziosismi architettonici che raccontano oltre mille anni di storia dell’arte, sacra e non solo.

Simbolo del borgo sono la torre “maestra” alta 27 metri, e soprattutto il Castello federiciano, a pianta rettangolare con quattro torri. Secondo alcuni studiosi il nucleo più antico del castello risalirebbe all’XI secolo, sotto il dominio normanno, mentre per altri sarebbe della prima metà del XIII secolo, quindi del periodo svevo.

Intra moenia si possono osservare pure numerosi esempi di case torri, funzionali come abitazioni ma anche come punto di controllo del territorio, e il Palazzo Vescovile, al cui interno è allestito il Museo Diocesano, articolato in tre sezioni, fra dipinti provenienti da varie chiese locali, gioielli e “tesori” della Cattedrale. Una volta usciti “fuori le mura”, si può andare alla scoperta di ville e casali di campagna, e persino di dolmen e e grotte anticamente abitate.

Museo Antichi Mestieri di Calabria

Immaginate un teatro con un’ottantina di figuranti intenti ognuno a compiere il proprio mestiere. Chi il pastore, chi la tessitrice, il vasaio, il calzolaio, il fabbro, il maniscalco, lo scalpellino e così via. Ecco, c’è un luogo dove questo spettacolo va in scena ogni giorno dal 1999, grazie all’opera del Professor Benito Badolato, artefice del Museo Antichi Mestieri di Calabria, fra le attrazioni di Tropea da non perdere. Le 85 statuine si muovono ognuna con il proprio ritmo, riproducendo gesti spesso ormai desueti o dimenticati, ma che all’inizio del Novecento erano la quotidianità.

L’esposizione è arricchita da una documentazione fotografica d’epoca relativa alle diverse attività artigianali, supporto prezioso soprattutto per le nuove generazioni, che quel mondo non lo hanno mai neanche sentito raccontare. Nello stesso edificio si trova anche un’interessante sezione dedicata alle importanti invenzioni e scoperte che hanno contribuito al progresso tecnico scientifico del secolo scorso. Telefax, televisore, telegrafo, frigorifero, macchina per cucire, ed altri oggetti ormai da museo sono il fulcro della Mostra della scienza e della tecnica.

Marina Nautiche Ranieri

Chi naviga lungo i 400 km di costa della Puglia, sa di poter contare su un sistema di marine ben attrezzate e in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza diportistica. A Bari, all’interno del Cantiere Navale Ranieri, si trova una Marina con 55 posti barca per l’ormeggio e il rimessaggio a secco di imbarcazioni sino a 40 metri di lunghezza e 3,50 metri di pescaggio.

Per chi fosse solo in transito, può contare anche su ormeggi per l’assistenza o la sosta tecnica. Ampio spazio è riservato anche al ricovero di tender e motori fuori bordo, per un totale di 20.000 mq di aree scoperte e 4.000 di capannoni.

Borgo di Crecchio

Sulle colline della provincia di Chieti si trova il piccolo borgo medievale di Crecchio, un condensato di arte e storia, che si ha occasione di riassaporare nel corso dell’evento estivo “a cena con i bizantini”, festa che attraverso costumi e danze dell’epoca e prodotti tipici del paese rievoca la presenza bizantina in Abruzzo. Fra i piatti cult dell’evento ma anche delle osterie locali, maccheroni alla chitarra, fiadoni e agnello alla bizantina. La visita del borgo è un alternarsi di architetture e atmosfere medievali e bizantine, che vanno da quelle militaresche del Castello Ducale a quelle mistiche della Chiesa di Santa Maria da Piedi, della Chiesa del Santissimo Salvatore del Santuario di Santa Elisabetta. Il consiglio è di dedicare il giusto tempo in particolare al Museo dell’Abruzzo Bizantino ed Altomedievale ricavato all’interno del Castello Ducale, il cui nucleo originario è costituito dalla torre “dell’ulivo“ in stile duecentesco.

Borgo di Casoli

Il massiccio della Majella, la Riserva Naturale Lago di Serranella, il torrente Gogna, il Lago Sant’Angelo presso la Torre di Prata, un bacino artificiale creato nel 1956 dallo sbarramento dell’Aventino. Sono numerosi gli spunti di viaggio nei dintorni di Casoli, borgo medievale in della provincia di Chieti, ma la visita non può prescindere dal Castello Ducale, bell’esempio di architettura rinascimentale, posto in cima all’abitato, a dominare la valle fluviale con il Lago Sant’Angelo. Monumento Nazionale orgoglio del Comune, il Castello Ducale trova nell’elegante Stanza del Silenzio il suo elemento distintivo, dove è allestita la mostra permanente sui protagonisti del Cenacolo Abruzzese. La visita prosegue poi nella Sala Pascal in onore del politico Pasquale Masciantonio e nella Sala Lionel Wigram, Maggiore dell’esercito inglese protagonista della costituzione della Brigata Majella. Per le vie del borgo si scorgono poi la Chiesa di Santa Reparata, in parte ricostruita dopo i bombardamenti del 1943, la Chiesa di San Rocco, in stile neoclassico e con decorazioni barocche, la Parrocchiale di Santa Maria Maggiore, ricca di opere d’arte che vanno dal Cinquecento all’Ottocento. La passeggiata sfiora anche alcuni eleganti dimore private, fra cui spiccano Palazzo Travaglini – De Vincentiis, Palazzo Tilli, del Settecento, Palazzo Ricci e Palazzo De Cinque, Casino Rancitti e l’ex Palazzo Comunale, intervallati da variopinti murales realizzati da artisti contemporanei.

Il Porto di Otranto

La Baia dei Turchi è una delle spiagge più belle di Otranto, e già nel suo nome ricorda un passato tormentato da invasori. In quanto borgo più a est d’Italia, era definito “Porta d’Oriente”, e come tale ha sempre subito influssi culturali di ogni genere. Il centro storico deve il suo perfetto stato di conservazione alle mura e al possente Castello Aragonese, che sono valsi nel 2010 l’inserimento nel listing del Patrimonio dell’Umanità.

Da città di mare qual è, Otranto deve molto al suo porto, ancora oggi affollato di pescherecci e paranze che al mattino fanno rientro con un prezioso carico di pesce che va a rifornire di materia prima i molti ristoranti del centro e della costa. Il porto si presenta come un piccolo golfo, diviso dal molo di San Nicola a tre bracci banchinati e da numerosi pontili, attrezzati di tutto punto con quanto necessita per riprendere poi il mare in sicurezza e con la cambusa rifornita.

Una volta sbarcati, meritano una visita la Cattedrale di Santa Maria Annunziata celebre per il suo mosaico pavimentale con l’albero della vita, la Chiesa della Madonna dell’Altomare, il complesso rupestre di Torre Pinta e Punta Palascia, estrema propaggine della penisola italiana verso est.

 

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